Papa Francesco ha ricevuto ieri il capo dell’agenzia Onu, World Food Programme (Wfp), David Beasley, in udienza privata in Vaticano. Lo riferisce in un comunicato lo stesso Wfp: “Nell’incontro, durato 40 minuti, il Direttore esecutivo del Wfp ha espresso preoccupazioni precise per le situazioni di carestia che si profilano all’orizzonte in diversi paesi, mentre il Covid-19 sta avendo un impatto devastante sulle comunità nel mondo intero”. Il Wfp prevede che, quest’anno, circa 270 milioni di persone dovranno affrontare situazioni di fame grave. Tra le cause principali, Covid-19, conflitti, shock climatici e altri fattori. Beasley ha, inoltre, messo Papa Francesco al corrente del suo “appello ai miliardari che hanno visto la propria ricchezza aumentare durante la pandemia di Covid-19 affinché si facciano avanti e aiutino a finanziare gli sforzi a sostegno dei poveri e degli affamati”. L’attenzione che da lungo tempo Papa Francesco dedica agli affamati del mondo lo ha portato a visitare, nel 2016, la sede del World Food Programme a Roma. Nel corso della visita, il Pontefice offrì il suo sostegno e il suo incoraggiamento agli sforzi per raggiungere un mondo a Fame Zero. Papa Francesco ha incontrato Beasley anche nel 2017. L’udienza papale di oggi è la prima da quando il Wfp è stato insignito del Premio Nobel per la Pace 2020 per il suo lavoro nel combattere la fame.