“Gli europei stanno vivendo tempi difficili. Restiamo nella morsa dolorosa della pandemia, le cui conseguenze sociali ed economiche sono fin troppo evidenti”. Nel presentare le Previsioni economiche d’inverno, Paolo Gentiloni, commissario Ue all’economia, tratteggia un quadro generale piuttosto preoccupante, salvo poi affermare che “si vede, finalmente, la luce alla fine del tunnel”. Gentiloni non fa sconti: regna l’incertezza, i sistemi produttivi e i commerci sono in balìa del Covid e dei suoi effetti e la ripresa, quella vera, non arriverà prima del secondo semestre 2022. Sempre che i Paesi maggiormente coinvolti dall’emergenza sanitaria e dalla recessione – l’Italia è in primo piano, ovviamente – sappiano fare un uso virtuoso dei fondi europei di Next Generation Eu.
Cinque messaggi-chiave. A questo punto Gentiloni chiarisce i “cinque messaggi-chiave” che emergono dalle previsioni. In primo luogo, “la situazione economica di quest’inverno rimane difficile. Dall’autunno molti Stati membri hanno reintrodotto o rafforzato le misure di contenimento in risposta alla recrudescenza dei contagi e, più recentemente, alla diffusione di nuove varianti più contagiose del coronavirus. Per essere chiari, queste misure sono necessarie, ma ovviamente influiscono sull’attività economica, anche se in misura molto minore rispetto alla primavera dello scorso anno”. Secondo: “Poiché la recessione nel 2020 non è stata così profonda come previsto, prevediamo – ribadisce un’altra volta – che l’economia dell’Ue tornerà al suo livello di Pil pre-crisi nel 2022”. Questa previsione presuppone che le attuali rigorose misure di contenimento “si allenteranno verso la fine del secondo trimestre di quest’anno e poi in modo più marcato nella seconda metà dell’anno”. In terzo luogo,
la ripresa “dovrebbe essere disomogenea tra gli Stati membri”,
riflettendo le differenze nella struttura di ciascuna economia “e l’importanza relativa del turismo e delle attività ricreative”, le quali richiedono la possibilità di movimento delle persone. Quarto punto: incertezza e rischi descritti sono legati in particolare “all’evoluzione della pandemia, compreso l’emergere di nuove varianti e il successo delle campagne di vaccinazione”. Quinto: “questa previsione – conferma Gentiloni – non tiene conto dell’impatto potenzialmente molto significativo di Next Generation Eu”.