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Colonnella festeggia San Gabriele, il parroco don Dino: “Questo Santo è un esempio di vita per tutti noi”

               

COLONNELLA – Si è svolta ieri mattina, alle ore 11:15, presso la Chiesa di San Cipriano, la tradizionale Messa dedicata a San Gabriele dell’Addolorata, di cui il 27 Febbraio c’è stato l’anniversario della canonizzazione. A causa della pandemia in corso non è stato possibile svolgere la tradizionale processione per le vie del paese; tuttavia molti sono stati i momenti rilevanti e degni di nota durante la Messa concelebrata dal parroco don Dino Straccia e dal diacono Domenico Maria Feliciani. Presenti il Sindaco Leandro Pollastrelli con una delegazione dei consiglieri e della giunta comunale, Il Priore Guerino Reganatini con una ristretta rappresentanza della Confraternita Maria Santissima del Suffragio, alcuni membri del Gruppo Liturgico Ruralia.

Durante l’omelia don Dino ha ricordati i tratti salienti della vita di San Gabriele ed ha sottolineato come sia un esempio per tutti i fedeli: “Pur essendo nato in una famiglia benestante e potente, il giovane Francesco Possenti non ha un vissuto facile, anzi la sua vita è stata colma di lutti: a soli quattro anni ha perso la madre; poi durante l’infanzia sono venuti a mancare anche due fratelli; infine, a diciassette anni, ha visto morire la persona che gli aveva fatto da madre fino a quel momento, la sorella Maria Luisa. Francesco proviene da una famiglia credente, ma è proprio nel dolore che scopre veramente Dio. Sente nel suo cuore la vocazione e sceglie di entrare nell’ordine dei passionisti, il più duro dell’epoca: il giovane, esile nella corporatura, cagionevole di salute raffinato nei modi e sensibile nell’animo, non sembra predisposto a questo ordine, ma, con la caparbietà di chi è sicuro di aver fatto la scelta giusta, riesce a superare sia le difficoltà che le resistenze dei suoi superiori e prende il nome di Gabriele. Dopo qualche tempo viene mandato a Isola del Gran Sasso, un luogo isolato e freddo, apparentemente non adatto al suo fisico, alla sua salute e alla sua persona; eppure in sei anni, sotto la protezione di Maria, opera meraviglie di ogni genere: supera tutte le prove a cui il demonio lo sottopone, coltiva un roseto che fiorisce anche in mezzo alla neve e sorride sempre, anche agli eventi negativi che la vita quotidiana gli riserva. Pensiamo ora alla nostra vita, a quante volte ci scoraggiamo e ci blocchiamo di fronte ad un problema. Perché San Gabriele è riuscito a superare ogni difficoltà e noi no? Aveva forse dei poteri straordinari? Era un Superman? No, niente di tutto questo. San Gabriele era semplicemente un uomo che aveva fede. E avere fede significa credere profondamente e fortemente dentro di te che Dio è sempre con te e che nulla possa abbatterti. Come ci ricorda San Paolo nella lettera ai Romani che abbiamo ascoltato oggi, ‘se Dio è per noi, chi sarà contro di noi? La fame, la miseria, la spada, la persecuzione?’ Se ci poniamo questo interrogativo pensando alla figura di San Gabriele, comprendiamo come la sua vita sia un grande esempio per i nostri giovani e anche per noi adulti e capiamo come la grazia di Dio operi anche dopo la morte: per noi cristiani, infatti, la morte non è la fine di tutto, bensì l’inizio di una bellissima storia, la realizzazione della felicità dell’uomo, della sua pienezza. Tanti sono i segni che San Gabriele ha lasciato dopo la sua morte: grazie, guarigioni, risoluzioni di problemi. Ma quello che conta più di tutto è il messaggio che San Gabriele lancia a noi oggi: ‘Non ti arrendere, non pensare che quello che tu vivi possa travolgerti. Se credi in Dio e sei con Dio, chi potrà contrastarti?’ Oggi, troppo spesso, invece, abbiamo paura. E questo non va bene, perché la paura non viene da Dio: la prudenza ed il rispetto delle regole sono di Dio, ma la paura è del demonio, è l’unico strumento che il diavolo ha per dominare le persone; se, invece, abbiamo fede, non dobbiamo avere nessuna paura e dobbiamo essere convinti di riuscire a superare ogni difficoltà. La nostra vita, dunque, è nelle nostre mani … o meglio, è nelle mani di Dio, se solo gliela doniamo.”

La celebrazione è proseguita con i doni offerti e portati all’altare da alcuni membri del Gruppo Liturgico Ruralia. Dopo la Comunione, ha preso la parola Guerino Reganatini, Priore della Confraternita Maria Santissima del Suffragio, il quale ha ringraziato il parroco, don Dino, per le parole ed i gesti che ha riservato alla comunità durante questi lunghi e difficili mesi segnati anche dall’emergenza covid: “Rivolgo poi un pensiero ai malati e gli infermi – ha detto il Priore – e a tutti i Colonnellesi sparsi nel mondo che, per ragioni diverse, non possono essere qui con noi a godere di questa magnifica festa del Santo dei Giovani, o Santo dei Miracoli o Santo del Sorriso, questi tutti gli appellativi con cui è conosciuto San Gabriele dell’Addolorata. Noi Colonnellesi abbiamo ricevuto un grande regalo dal Signore, le spoglie del Santo nei giorni 16 e 17 Novembre 2018. Nell’occasione c’è stato donato, da parte del Rettore dei Passionisti San Gabriele, una reliquia esposta in questa chiesa. Colgo l’occasione per ringraziare ancora una volta i parroci Don Renato Pegorari e don Ulderico Ceroni ed il Sindaco Leandro Pollastrelli che, con passione, hanno dato pieno appoggio per la riuscita del grande evento. Rinnovo, inoltre, il sentimento di gratitudine della Confraternita al coro di San Cipriano e a quello di San Giovanni, ai preziosi volontari del Comitato Festa, alle autorità militari, all’associazione Carabinieri, alla Protezione Civile e a tutte le persone della comunità che, come sempre per le grandi occasioni, si sono unite. Infine auguro a tutti voi di di vivere questa festa come momento di gioia all’insegna dell’essenzialità, seguendo il messaggio chiaro che il santo Gabriele ci consegna, quello di prestare l’attenzione alla povertà. Il popolo colonnellese, nella sua secolare devozione, ha sempre riconosciuto che San Gabriele ha offerto l’aiuto e la protezione al paese nei momenti più difficili; anche oggi, quindi, di fronte alle nuove sfide che ci riguardano, siamo sicuri che Egli non farà mancare la sua benedizione. Consegno al Santo Gabriele dell’Addolorata le speranze che porto nel cuore e che riguardano il futuro dei figli della nostra meravigliosa cittadina.”

A seguire il Priore ha invitato Samuele Moretti, un giovanissimo molto devoto al santo, a recitare una preghiera speciale per i bambini. Il piccolo Samuele, dopo aver chiesto protezione per i suoi coetanei, ha invocato San Gabriele affinché sostenga i suoi genitori, don Dino e tutta la comunità.

Il parroco don Dino Straccia si è poi recato sulla soglia dell’edificio sacro per invocare una benedizione speciale, non solo ai presenti, ma a tutta la comunità colonnellese: “Signore, Padre Santo, noi ti glorifichiamo perché nella tua bontà hai colmato San Gabriele dei doni del tuo spirito esaltandolo in mezzo al tuo popolo come modello di vita cristiana e ambasciatore presso la tua misericordia. Per sua intercessione, ti chiediamo di rendere ferma la nostra fede, salda la speranza e ardente la carità. Concedi al tuo popolo, Signore, la salute del corpo, la consolazione dello spirito, difesa nei pericoli, sicurezza nel lavoro, sollievo nel dolore, serenità nella famiglia, pace e concordia nella comunità e nel mondo intero. Accogli i voti e le preghiere che, in unione con San Gabriele dell’Addolorata, oggi ti presentiamo con fiducia filiale.” La celebrazione si è conclusa con fragorosi spari all’esterno della Chiesa e la benedizione dei fedeli presenti in assemblea.

Carletta Di Blasio: