La Consulta per le pari opportunità del Comune di Grottammare non rinuncia a “Sguardi di donne” e organizza per martedì 9 marzo, alle ore 18.30, un appuntamento  in diretta streaming dedicato alle tematiche femminili, con  storie, libri e approfondimenti in linea con le precedenti edizioni.

In programma, anche il premio “Saturnina Scaramucci”, che per il 2021 è assegnato a Matilde Menicozzi, ex amministratrice comunale e funzionaria pubblica, oggi scrittrice e pittrice.

L’evento di martedì prossimo – su Facebook, alle pagine  Città di Grottammare o Radio Incredibile – sarà preceduto domenica 7 marzo alle ore 12 da “Sguardi di donne si racconta”, a cura dell’Associazione Artistic Picenum, per la rubrica “Picenum Talk” su Youtube.

Ricco il programma dell’ottava edizione di “Sguardi di donne”, che si apre con gli interventi degli amministratori locali e della presidente della Consulta Francesca Romana Vagnoni su “Donna: ieri oggi e domani” per raccontare la condizione della donna nel periodo storico attuale,  analizzando gli aspetti del lavoro, nella famiglia e nella società e come la pandemia ha inciso sui problemi di genere.

Il Premio “Silvana Scaramucci”, ideato per celebrare le donne che si distinguono  nel campo delle arti, e del sociale, va dunque a Matilde Menicozzi  “per la sua forza e determinazione come donna impegnata per  tantissimi  anni nella politica, a servizio della comunità. Figura talentuosa dotata di grande creatività che esprime in vari aspetti dell’arte, dalla pittura alla scrittura di poesie, racconti e romanzi.

Nella stessa edizione verrà presentato il libro “Gli anni del Collettivo donne”, a cura di Lina Lanciotti che, con il contributo di alcune esponenti  del Collettivo, ha voluto raccontare l’attività politica sociale e culturale svolta a Grottammare  dal 1980 al 2000.

Con la presentazione del libro, “Sguardi di donne” si rivolge alle nuove generazioni, per trasmettere loro l’importanza della riflessione e dell’attenzione vigile sull’emancipazione della donna e i diritti acquisiti. L’idea di un memoriale, infatti, è nata parecchi anni fa per non disperdere e dimenticare un importante vissuto della comunità locale e condividere con i giovani l’ entusiasmo di quegli anni.

Nel corso della diretta sono previsti gli interventi delle persone che hanno collaborato alla stesura del libro (nota a margine).

A chiudere il programma, è l’antropologa  e avvocato Maria Rita Bartolomei, con un intervento su “La dipendenza affettiva: condizionamenti psicologici e sociali: la situazione della donna nella società attuale”.  La dipendenza affettiva è un fenomeno di cui ci si occupa negli ultimi tempi specie in seguito al significativo incremento della violenza domestica e del femminicidio come suo esito letale.

“Anche se stiamo vivendo un periodo particolare – dichiara l’assessore all’Inclusività Monica Pomili -, non abbiamo voluto rinunciare al nostro cartellone Sguardi di donne, Consegneremo il sesto premio “Silvana Scaramucci” a Matilde Menicozzi,  una donna che nel territorio di Grottammare si è distinta per il suo impegno sociale e per il suo talento. Mai come in questo momento, politico e storico, che la nostra regione sta vivendo, dove si esalta il clima patriarcale e al ruolo della donna come angelo del focolare, l’uscita di questo libro è fondamentale perché testimonianza di tutte le battaglie fatte dal Collettivo donne di Grottammare e non solo, negli anni dove il loro impegno ha dato il contributo al progresso della democrazia e della parità fra i sessi”.

 

NOTE LIBRO: “Gli anni del Collettivo donne”, a cura di Lina Lanciotti

Il libro si compone di tre parti.

La prima parte è costituita da una serie di qualificati interventi con l’intento di descrivere il periodo: Costantino Di Sante direttore dell’Istituto provinciale di Storia della liberazione nelle Marche  che ha sintetizzato la storia dell’Emancipazione femminile dal ’68 agli anni 80;

Silvia Casilio autrice di saggi e contributi scientifici dedicati alla storia politica e culturale delle Marche  ed è componente  dell’Osservatorio di genere di Macerata, è riuscita a definire il lavoro del Collettivo contestualizzandolo nel territorio Piceno;

Maria Teresa Antonelli  giornalista  e autrice del libro “Le vie di Armandino”, analizza il vissuto politico delle femministe di San Benedetto del Tronto;

Domiziana Acciarri  una giovane  attivista politica impegnata su vari fronti racconta “ Cosa vuol dire oggi essere una giovane attivista del Piceno”.

Nella seconda  parte è  presentata la ricca  attività del Collettivo in ordine cronologico: “Non è solo un documento di memorie ma anche di emozioni, intrecci di vite, animati confronti, ricordi personali e politici. Tra noi, oltre ad esserci intenti comuni, c’era il privilegio dell’amicizia e il desiderio di migliorare la condizione della donna a  partire dal nostro Paese. Per questo siamo felici e orgogliose del lavoro fatto, che ha sicuramente  contribuito al progresso della democrazia e della parità fra i sessi”.

Nella terza parte sono riportate le testimonianze di alcune componenti del gruppo.

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