SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Il Liceo Scientifico Rosetti, a dispetto della pandemia, sta portando avanti la mobilità Erasmus programmata, che rinsalda i legami di collaborazione ed amicizia avviati negli anni scorsi con i partner europei, e che conferma l’istituto sambenedettese come una tra le scuole più attive nella progettazione e nello svolgimento di scambi internazionali.
I ragazzi hanno dato vita alla nuova esperienza con i coetanei portoghesi dell’Agrupamento de Escolas “Anselmo de Andrade” di Almada e rumeni del Liceul Teoretic “Avram Iancu” e del Colegiul Tehnic “Ana Aslan” di Cluj-Napoca.
Nell’ambito del progetto dal titolo Connecting Seas, che ha come scopo quello di valorizzare in termini scientifici e storici i diversi mari sui quali i Paesi coinvolti si affacciano, ognuna delle scuole partecipanti ha realizzato un elaborato in lingua inglese da presentare ai partners stranieri.
Mentre i rumeni si sono concentrati sul Mar Nero e i portoghesi sull’Oceano Atlantico, gli studenti del Liceo Rosetti hanno approfondito aspetti relativi al Mar Mediterraneo soffermandosi, per il primo ambito, sulle migrazioni dei tonni e, per il secondo, sull’egemonia veneziana in epoca medievale e moderna. In aggiunta a queste presentazioni è stato realizzato un video intitolato “Connecting Migrations” sul tema della migrazione: i ragazzi hanno raccontato varie storie di emigrazione delle loro famiglie, avvenute a cavallo tra gli anni ’40 e oggi.
I partecipanti sono Anna Cardillo, Francesca De Angelis, Stefano Merlini (3^ C), Camilla Martelli (3^ D), Samuele Maurizi, Alice Maria Troiani, (3^ G), Lavinia Castori, Matteo Coccia, Sara Vecchio (3^ M), guidati dai professori Ersilia Marinelli, attuale referente per i progetti Erasmus, Susanna Ciaralli, Maria Concetta Sabbatini e Lucio Valeri e con l’ausilio della ex referente, Anna Nardecchia, e del dottor Giuseppe Merlini (responsabile dell’archivio storico del Comune di San Benedetto del Tronto) per la consulenza storica. Fondamentale il supporto e l’aiuto della Dirigente Scolastica, Stefania Marini, e di tutto il personale scolastico.
Nonostante i limiti che hanno impedito ai ragazzi di visitare le altre nazioni, l’esperienza virtuale è stata positiva: da un lato hanno potuto approfondire aspetti interessanti relativi al mare e alla loro famiglia, dei quali probabilmente non erano al corrente, dall’altro hanno potuto comunque incontrare per la prima volta i loro amici stranieri in una videoconferenza che ha permesso a tutti di sentirsi un po’ più vicini e che ha alimentato la speranza di potersi incontrare il più presto possibile. Il progetto Erasmus prosegue con una prossima blended mobility che vedrà il liceo capofila delle diverse attività.
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