Al termine della celebrazione, davanti a tutti i fedeli riunitisi per l’occasione, sempre nel rispetto delle norme anti-covid, la maestra Maria De Fulgentiis ha voluto ricordare con queste parole il sacerdote che per ben 18 anni è stato parroco di Colonnella: “Le Parrocchie… sono state tutta la mia vita! Quanta nostalgia nel ricordarle una ad una!
Ordinato Sacerdote il 29 giugno 1962, N. 11 novembre 1937 e M. 02 marzo 2000
Il cardinal Martini iniziò una sua Lettera Pastorale dal titolo: ‘Farsi Prossimo‘ con queste parole: ‘È mai possibile che, dopo essere stati tanto amati, noi siamo ancora così insensibili all’esigenza di imitare e testimoniare l’amore che ci è stato donato?’ Il caro don. Marcello che oggi, nel ventunesimo anniversario della scomparsa, la nostra comunità Colonnellese ricorda, non fu mai insensibile all’esigenza di testimoniare l’essenza stessa del Cristianesimo: ‘Amatevi l’un l’altro come io ho amato voi!’ La sua capacità di farsi prossimo è ben nota a tutti i componenti delle parrocchie nelle quali egli aveva operato: da Castignano a Montemonaco e Isola San Biagio, dal Trivio a Colonnella giunto il 10 febbraio 1978 fino al 24 settembre del 1994, quando fu trasferito a Cupra. Chi lo conobbe lo amò soprattutto per questa sua caratteristica.
Madre Teresa di Calcutta affermò: ‘C’è una cosa molto bella: condividere la gioia di amare’. Don Marcello seppe trasmettere agli altri questa gioia: presenza attiva e gioiosa la sua, nelle famiglie colonnellesi, all’interno delle quali, la Parola di Dio diventava realtà concreta nei riguardi dei meno fortunati. Il suo impegno silenzioso verso i fratelli più bisognosi fu sempre caratterizzato da profonda umanità, comprensione e discrezione. Molti di noi possono testimoniare la sua vicinanza ed il sostegno a più famiglie sofferenti della comunità parrocchiale, come quando, nella messa della Notte di Natale del 1986, il caro don Marcello invitò tutti i presenti a pregare per un bimbo di pochi mesi, che versava in pericolo di vita. Il suo atteggiamento nei riguardi di coloro che soffrivano fu sempre teso a sollevarli, ricordando loro la necessità di scoprire, attraverso gli occhi della Fede, il disegno grande e bello che il Signore aveva preparato per loro.
Ben nota è la sua disponibilità a molte iniziative parrocchiali: Ministeri Laicali, Corsi di Cristianità; Azione Cattolica; Cammino Neocatecumenale; creazione e sostegno, con Padre Marino, della Corale parrocchiale; Corsi pre-matrimoniali presso la sua abitazione. Era felice quando amministrava il Battesimo e quando univa in Matrimonio i giovani della nostra parrocchia, molti dei quali, anche dopo diversi anni di nozze, fino a poco tempo prima della sua morte, continuavano a chiedergli consigli che lui, con saggezza ed umiltà, non faceva mancare.
Fu un Buon Pastore che, come dice Papa Francesco, porta addosso l’odore delle sue pecore. Ottimo Padre Spirituale e Pescatore di uomini. Come non ricordare con commozione il ritorno ai Sacramenti da parte di chi, pur avendo sempre improntato la propria esistenza al principio del “Farsi Prossimo”, si era allontanato dalla pratica religiosa?
Con Fede, con Speranza e con Gioia, accogliamo l’ invito che ci rivolse poco prima di ritornare alla Casa del Padre: ‘Voglio salutarvi tutti dandovi appuntamento in Cielo dove ci rincontreremo nella Pace e nell’abbraccio comune di amore di Dio Padre, Dio Figlio e Dio Spirito Santo. Amen’.
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Bellissimo ricordo di un Sacerdote che si è fatto tanto amare nella nostra Comunità. peppino di quirico