Quello che gli Stati Uniti hanno celebrato giovedì è stato un anniversario doloroso e cupo. Ha i numeri di 529.079 morti, di 29.150.069 contagiati e di circa 10 milioni di lavori persi. Allo stesso tempo l’11 marzo 2021 ha celebrato la possibilità della rinascita con i numeri dei guariti, con quelli dei vaccini distribuiti oltre 100 milioni e delle persone che li hanno ricevuti, oltre 90 milioni. Non solo. Si celebrano i 1.900 miliardi di dollari di aiuti all’economia, alle imprese, alle città votati dal Congresso anche se in modo non bipartisan: la lacerazione non cessa di essere presente anche di fronte alla tragedia del Paese.

Si celebra con le scuole che riaprono in California e l’inaugurazione di nuove fabbriche le cui produzioni vengono convertite per rispondere alle emergenze mediche. Ieri sera alle 20, ora locale di Washington DC, il presidente americano Joe Biden ha parlato al Paese, alla chiusura di un anno che ha scosso come non mai l’America. Biden ha ricordato i sacrifici fatti dal popolo americano e le gravi perdite subite dalle comunità e dalle famiglie, sottolineando anche del ruolo che ogni americano ha giocato e dovrà giocare per sconfiggere il virus e tornare alla normalità.

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