“Porsi davanti al testo biblico come se lo si leggesse per la prima volta. Lasciarsi stupire, interrogare, sorprendere, incontrare qualcosa che ti cambia per sempre”.

Sono l’invito e l’intento della Scuola di economia biblica, promossa dal Polo Lionello Bonfanti di Loppiano, che raccoglie l’interesse di interlocutori eterogenei per formazione e provenienza, per interessi, credenze e fedi, per età e genere.

L’idea, spiega Luigino Bruni, è di “applicare lo stesso rigore dell’economista al testo biblico. Lo stesso approccio scientifico. Naturalmente c’è una differenza di fondo fra il mio lavoro e quello di un biblista: non ho anzitutto le stesse competenze esegetiche. Ma sono le domande a essere differenti. Ed essendo la Bibbia un libro vivo, a domande diverse corrispondono risposte diverse. Quelle sull’economia sono risposte nuove, che consentono di esplorare una prospettiva teorica inedita, capace di coniugare mercato e giustizia, profitto e bene comune, occupazione e solidarietà”.

Oggi 13 e domani 14 marzo, è in programma un nuovo appuntamento, dal titolo “Una casa senza idoli. Qohélet, il libro delle nude domande”: verranno proposti, in modalità on line, “esercizi etico spirituali per agnostici, atei e cercatori di senso”. Questo gli orari del corso: sabato, dalle 9 alle 12 e dalle 15 alle 18; domenica, dalle 9 alle 12.

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