DIOCESI – Lo scorso 23 febbraio il Vescovo Carlo Bresciani ha chiamato il diacono permanente Natale Flaviano Marinozzi – da tutti conosciuto come Natalino – a svolgere il suo ministero nella costituenda Unità Pastorale di Comunanza-Montemonaco-Force con l’incarico di coordinare la Caritas nella Vicaria “Beata Assunta Pallota”.
Il diacono Natalino – che, lo ricordiamo, è stato l’ultimo a cui è stato conferito il diaconato – ha offerto la sua disponibilità e nel ringraziare il Vescovo per la fiducia accordatagli afferma: «La mia nomina come coordinatore della Caritas della Vicaria “Beata Assunta Pallota” è solo l’ultimo in ordine di tempo dei tanti gesti di attenzione e di cura del Vescovo Carlo per il nostro territorio e per le sue persone, provate purtroppo non solo dal grave problema della pandemia, ma anche dagli effetti negativi degli eventi sismici del 2016. Stessa attenzione e cura mostrate dalla Caritas Diocesana e dal suo direttore Don Gianni Croci che non hanno mai fatto mancare il proprio sostegno spirituale e materiale alle tante necessità che si presentano ogni giorno».
Alla nostra testata il diacono Natalino ha spiegato il percorso che lo ha portato a conoscere e a impegnarsi nella Caritas: «Trenta anni fa ho preso sul serio il cristianesimo iniziando a partecipare ai Cursillos di Cristianità presso la diocesi di Fermo. Debbo gran parte della mia formazione umana e cristiana proprio a questo percorso. Più recentemente ho iniziato il mio servizio presso la Caritas nel 2012 e, in particolare, nel 2014 l’allora parroco don Dino Straccia mi ha affidato la responsabilità della Caritas Parrocchiale. Pertanto, per svolgere questo servizio mi sono iniziato a relazionare con la Caritas Diocesana, rimanendo particolarmente colpito da un intervento svolto dal Vescovo Carlo sull’Inno alla Carità di San Paolo, col quale ci invitava a impegnarci per i più bisognosi».
Nel territorio in cui il diacono Natalino opera solidarietà e contatto umano sono un’unica cosa: «L’aiuto che viene offerto nelle nostre terre – anche per mezzo della realtà degli “Apostoli della Divina Misericordia, un’associazione che si richiama alla spiritualità di suor Faustina Kowalska e Madre Speranza di Gesù – si esplica nel porta a porta, ovvero nella distribuzione di generi alimentari fornitici dal Banco Alimentare o dal Banco delle Opere di Carità, ovviamente anche nelle zone più isolate. Siamo diventati nel corso degli anni un punto di riferimento per tante persone che hanno bisogno, come anche per le istituzioni del territorio con le quali collaboriamo molto volentieri. Questa opera di porta a porta, svolta grazie ai volontari che man mano che il tempo passa diventano sempre più numerosi, ci permette di entrare in contatto vivo con le persone. Siamo entrati in amicizia con chi ci chiede aiuto, con queste persone che hanno una dignità straordinaria e che, davanti al nostro dispiacere di non poter fare di più, hanno solo parole di affetto e di gratitudine».
«L’augurio che mi faccio per il futuro – ha concluso il diacono Natalino – è che il Signore susciti qualche nuova vocazione al diaconato e al presbiterato in questa nostra zona, perché il lavoro da fare è veramente tanto e c’è bisogno di persone che con generosità rispondano “Sì” alla chiamata del Signore».