La Commissione europea ha avviato ieri un’azione legale contro il Regno Unito per “aver violato il protocollo su Irlanda e Nord Irlanda” e anche “gli obblighi di buona fede” dell’accordo che regola l’uscita della Gran Bretagna dall’Unione europea. Il comunicato, con il quale la Ue fa sapere che “è la seconda volta, nello spazio di sei mesi, che il Regno Unito non rispetta la legislazione internazionale”, è accompagnato da una lettera del vicepresidente per le Relazioni interistituzionali Maroš Šefčovič al nuovo ministro per la Brexit David Frost. Nella missiva si chiede al Regno Unito di tornare sui suoi passi, astenendosi dal mettere in pratica la decisione, presa il 3 marzo scorso, di estendere in modo unilaterale, fino a ottobre, il periodo di sospensione dei controlli sulle merci britanniche che entrano nel Nord Irlanda. Il termine naturale sarebbe scattato alla fine di marzo quando un confine commerciale sarebbe stato avviato tra Regno Unito e Nord Irlanda. “Il protocollo sul Nord Irlanda è l’unico modo di proteggere l’Accordo del Venerdi santo e di preservare la pace e la stabilità evitando un vero confine sull’isola d’Irlanda e mantenendo l’integrità del mercato unico europeo”, si legge ancora nel comunicato della Commissione europea. “L’Ue e il Regno Unito hanno concordato il protocollo insieme e sono anche obbligati a implementarlo insieme”.
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