“Ho portato a Papa Francesco la nostra Africa – è il commento emozionato di don Dante -, il saluto e l’abbraccio del nostro vescovo Claudio, della Chiesa di Padova e dei tanti volontari e operatori che si spendono sul campo ogni giorno vicini ai più poveri. Eravate tutti lì con me: vite, famiglie e storie con il loro carico di lacrime e sorrisi, con la gioia per i successi ottenuti e la fatica per gli ostacoli che rendono accidentato il cammino. Gli ho raccontato di qualche risultato buono raggiunto ma soprattutto delle tante preoccupazioni per un continente sempre più escluso dal mondo che conta, o che pensa di contare, compreso un piano vaccinale anti Covid che stenta a decollare”. “Condivido con tutti, volontari, amici e sostenitori l’emozione e l’energia di sentire Papa Francesco al nostro fianco, come un vecchio amico che ti prende sottobraccio e ti aiuta a non mollare”, conclude don Carraro.