“Nutriamo la speranza che mentre combattiamo per superare insieme la pandemia Covid-19, possiamo costruire un’architettura sanitaria internazionale più solida che proteggerà le generazioni future”: lo si legge in un contributo sottoscritto dal presidente del Consiglio Ue Charles Michel, dal direttore generale dell’Oms Tedros Adhanom Ghebreyesus e oltre 20 leader mondiali – tra cui il premier Mario Draghi. “Ci saranno altre pandemie e altre importanti emergenze sanitarie”: non è una questione di “se ma di quando”. Per questo “dobbiamo essere meglio preparati per prevedere, prevenire, rilevare, valutare e rispondere efficacemente”. Una lezione da imparare è “che nessuno è al sicuro finché tutti non sono al sicuro”. Di qui l’impegno a “garantire un accesso universale ed equo a vaccini, medicinali e strumenti diagnostici sicuri, efficaci ed economici per questa e le future pandemie”. È stato messo in campo l’Acceleratore degli strumenti Covid-19 ma “l’accesso equo non è stato ancora raggiunto”. I firmatari si impegnano quindi a preparare “un nuovo trattato internazionale per la preparazione e la risposta alle pandemie” che definisca un impegno collettivo, potenzi la cooperazione internazionale su vari fronti e porti a “una maggiore responsabilità reciproca e condivisa, trasparenza e cooperazione all’interno del sistema internazionale”. “In un momento in cui il Covid ha sfruttato le nostre debolezze e divisioni, dobbiamo cogliere questa opportunità e unirci come una comunità globale per una cooperazione pacifica che vada oltre questa crisi”.

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