SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Cognomi storici sambenedettesi censiti dai parroci dei secoli passati: l’archivista municipale Giuseppe Merlini ci presenta i settecenteschi “Stati delle Anime”. Questi, se vogliamo, sono, i registi più interessanti custoditi in un archivio parrocchiale perché forniscono la situazione e la condizione di ogni famiglia. A volte si presentano come grossi registroni, per quelli più specifici, altre come piccoli registi tipo quelli denominati vacchetta per i più approssimativi.
Per i più specifici, i dati annotati erano: nome e cognome del capofamiglia, paternità, patria quando diversa dal luogo ove si abitava, condizione e professione, data di battesimo ed età. Nome, e a volte cognome della moglie, data di battesimo ed età. Infine incolonnati i nomi dei figli, data di battesimo ed età. Sugli estremi, indifferentemente a destra o a sinistra, venivano riportati i dati che riguardano l’amministrazione di alcuni dei sacramenti: cresimato, comunicato e confessato. Nei registri compilati con criteri più approssimativi invece venivano semplicemente riportati: cognome della famiglia, i soli nominativi dei componenti del nucleo e la loro età.
Tra i più antichi “Stati delle anime” di San Benedetto del Tronto abbiamo quelli del “Paese Alto” perché fino al 1820 l’unica parrocchia era quella di San Benedetto Martire. Merlini ci ha fornito notizie sullo “Stato delle anime” del 1768 perché è di questa data uno dei più completi della comunità di San Benedetto, redatto dal parroco dell’epoca Medoro Polidori originario di Monteprandone. Nello specifico, lo studioso ci ha fornito notizie circostanziate sull’esistenza di famiglie presenti in quell’anno a San Benedetto.
«Si tratta di una fonte molto interessante perché gli “Stati delle Anime” forniscono informazioni specifiche circa la situazione e la condizione di ogni famiglia. Questi registri venivano compilati nel periodo pasquale, in occasione della benedizione delle case, e si possono assimilare agli attuali “Stati di Famiglia”, con scritture che distinguevano le famiglie all’interno del Castello (all’interno cioè delle mura fortificate) e del contado (cioè del territorio al di fuori delle mura castellane, comprendendo sia la campagna sia la Marina che si popolava ogni giorno di più)» dice Merlini che è il massimo conoscitore di origini, storie e provenienze delle famiglie sambenedettesi e non solo.
La situazione anagrafica della San Benedetto del 1768 è questa: la popolazione totale è di 1804 persone (572 abitanti al “Paese alto” e 1232 nel restante territorio), con 902 maschi e 902 femmine; le famiglie in tutto sono 388 di cui 125 residenti nel Castello e 263 abitanti nel contado, quindi tra la campagna e la marina. Sappiamo che proprio il XVIII è il secolo nel quale la popolazione sambenedettese inizia ad uscire dal sovraffollato quartiere Castello dopo aver costruito anche sulle mura fortificate, ed infatti inizia l’espansione lungo e al di sotto della strada “Lauretana” (l’attuale statale 16) quindi dei “paiarà” (Mandracchio) e un po’ nel cosiddetto “quadrilatero marinaro”. Il restante territorio della Marina è ancora inabitabile a causa degli acquitrini che vi si trovano e la campagna vede solo le cosiddette “case sparse”.
Dagli elenchi (disponibili integralmente qui in fondo) risulta che Merlini è il cognome più diffuso nel quartiere Castello subito seguito dai Palestini e poi dai Rosetti, dagli Sciarra, dai Moretti e dai Guidotti. Mentre nel contado il maggior numero di persone aventi lo stesso cognome sono gli Allevi con 43, subito seguiti dai Piunti, dagli Spinozzi, Bruni, Paci, Voltattorni e così via. «Mancano ovviamente le famiglie giunte in paese nel corso dell’800 – conclude lo storico Merlini – mancano quindi tutti quei cognomi che attualmente rappresentano una realtà numericamente rilevante su tutto il territorio comunale. Sappiamo inoltre che la popolazione sambenedettese si è notevolmente incrementata con tutti quei nuclei familiari che si sono trasferiti dai paesi limitrofi e dell’interno, oltre ovviamente a quelle famiglie residenti sino al 1935 a Monteprandone o meglio nel territorio di Porto D’Ascoli, poi accorpato a San Benedetto del Tronto».
I cognomi presenti quindi a San Benedetto nel 1768 con l’indicazione dei componenti di ogni nucleo sono, per il “Paese Alto”: Moretti 19, Catalini 7, Iannetti 2, Palestini 35, Guidotti 18, Primavera 5, Patrizi 14, Marini 2, Tanai 7, Lattanzi 4, Cudini (cioè i Collini) 19, Bruni 3, Cancelli 7, Merlini 37, Paci 3, Latini 1, Sciarra 20, Pompili 6, Grannò 4, Granucci 4, Contessi 11, Consorti 4, Del Romano (cioè i Romani) 5, Rosetti 28, Castelli 8, Amadio 3, Sfedini 9, Zampadoro 6, Bonoventi 5, Sebastiani 13, Mosca 3, Spina 11, Baldini 1, Franceschini 4, Montesanto 2, Papetti 3, Marcellini 2, Rossi 3, Ferranti 7, Paielli 10, Piunti 6, Offidani 14, De Santis 1, Arcangeli 8, Angelini 7, Re 5, Morganti 7, Ciarrocchi 5, De Angelis 10, Trevisani 8, Mascarini 7, Maccaferro 5, Capralini 8, Giorgetti 10, Lagalla 14, Pilota 4, Angelucci 4, Molinari (cioè i Tribò) 2, Paci 10, Sansolini 2, Candiotti 6, Liberati 8, Lucarelli 9, Pignati 17, Urbani 8, Pulcini 1, Biondi 4, Bonafede 2, Ulpiani 4, Medoro Polidori (Parroco) 1. Ci sono inoltre alcune famiglie non esplicitamente individuate con un cognome, ma identificate con il nome del capofamiglia o tutt’al più dal genitivo dell’avo paterno. Seguono quindi le famiglie di Illuminato Zeni 6, Tommaso d’Orazio 4, Felice d’Antonio 2, Alessandro Bolzo 2, Luca qm.(del fu) Filippo 5.
Mentre nel “Contado” sono: Piunti 38, Perfetti 6, Di Lazzaro (Lazzari) 10, Libbi 8, Travaglini 6, Ficetola 11, Del Tasso 2, Latini 9, Perazzoni 5, Del Romano (Romani) 7, Pomponi 3, Ciacciò 7, Cameli 14, Di Cugno 3, Andrenelli 9, Voltattorni 23, Del Giovane 6, Napoleoni 12, Liodori 10, Spinozzi 33, Fraticelli 9, Taffari 1, Palanca 18, Giuseppe di Felice (Buttafoco) 5, Fanesi 11, De Santis 5, Pulcini 18, Crosta 1, Anelli 6, Bruni 29, Novelli 19, Allevi 43, Croci 21, Molinari (Tribò) 4, Sansolini 3, Bollettini 14, Biondi 6, Piattoni 6, Consorti 8, Braccetti 5, Giorgetti 5, Ulpiani 5, Marcheggiani 15, Marcelli 21, Fiscaletti 18, Spazzafumo 5, Merlini 21, Mazzanti 1, Lagalla 6, Re 12, Pianella 12, Contratti 4, Fraticelli 2, Monti 5, Meo 15, De Angelis 7, Paci 24, Ciacciò 10, Rosetti 5, Giorgetti 5, Liberti 6, Balloni 5, Zazzetta 5, Palestini 21, Felicetti 16, Sonaglia 6, Maggiorani 4, Traini 15, Tribò 7, Ferroni 3, Urbani 3, Amadio 11, Tremaroli 9, Cadenti 3, Pignotti 17, Cicelli 1, Del Zompo 5, Capocasa 4, Giustini 4, Assenti 10, Olivieri 6, Troiani 7, Alfonsi 12, Flammini 5, Bamonti 2, Cappella 11, Troli 7, Consorti 16, Cascio 5, Carminucci 12, Salladini 6, Ceccarelli 7, Martorelli 2, Sericoni 4, Offidani 3, Spina 3, Mangiola 5, Raciotti 3, Artemisi 2, Bagalini 4, Uliassi 3, Sciarra 1, Talamonti 4, Nepi 7, Marinà 2, Del Gran Mastro 5, Filioni 2, Ascolani 14, Marzetti 3, Neroni 14, Guidi 8, Zazzetta 8 ,Capriotti 7, Rosati 4, Guidotti 4, Cudini (Collini) 5, Cosignani 6, Michetti 5, Grossi 3, Contessi 4, Crescenzi 4, Giuliani 3, Capricci 3, Ricci 4, Seccia 3, Cipriani 5, Santori 2, Portella 5, Moretti 5, Urbani 6, Perozzi 10, Maloni 8, Spaletra 6, Viviani 3, Marini 5, Falaschetti 7.
Al di fuori delle mura castellane gli altri nuclei familiari, identificati dal solo nome del capofamiglia sono: Luca di Cesare 2, Matteo d’Emidio 5, Franco di Lorenzo 4, Luca di Lorenzo 2, Pietro di Lorenzo 6, Franco di Lorenzo 1, Filippo di Lorenzo 7, Vincenzo di Bernardino 2, Saverio di Felice 8, Domenico di Luca 6, Filippo di Luca 6, Bernardino di Luca 4, Lorenzo di Luca 5, Sante di Giulio 3.
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