Lo speciale appuntamento si è svolto in collaborazione con il Punto Einaudi di San Benedetto del Tronto, grazie anche al sostegno economico dei Comuni di Corropoli, Colonnella e Controguerra, i quali hanno provveduto a donare una copia del libro ai ragazzi e ai docenti di lettere dei tre plessi. Per questo motivo l’incontro ha visto la partecipazione, oltre che della dirigente scolastica, della curatrice del progetto e degli insegnanti di lettere, anche di Alessia Lupi, assessore alla Cultura del Comune di Corropoli, e di Fabrizio Di Bonaventura, Vicesindaco del Comune di Controguerra. Non presente all’incontro, ma partecipe con un messaggio di saluto, anche l’Assessore ai Servizi Sociali e all’Istruzione del Comune di Colonnella, Mirella Pontuti. “Tra i molteplici obiettivi del progetto – afferma la curatrice Valleriani – c’è quello sviluppare nei ragazzi il piacere della lettura, affinché il libro possa diventare un compagno di vita per loro, un amico con cui vincere la noia e la solitudine in questo particolare momento di pandemia, dunque uno strumento per crescere nel confronto tra pari ed adulti, sui temi del cambiamento, dell’adolescenza e della più stretta attualità.”
Alla base dell’incontro un dialogo con l’autore sul suo libro ‘Il furto del secolo’ (Edizioni Einaudi), un giallo ambientato nella Parigi dei primi anni del 900 con una trama accattivante. Un ladro penetra nel Louvre senza dare nell’occhio e riesce a rubare La Gioconda. La polizia, nonostante gli sforzi profusi, non ne viene a capo. Solo un giovane immigrato italiano, di nome Alfio, e la figlia del direttore del museo, Amélie, riusciranno, unendo le forze, a stanare l’inafferrabile ladro.
Tante sono state le domande sul libro rivolte dai giovanissimi lettori a Daniele Nicastro, scrittore della provincia cuneese che si dedica a tempo pieno alla letteratura per ragazzi, come confermato da lui stesso nell’incontro di ieri: “Scrivo solo per ragazzi perché è quello che, per ora, mi piace più fare. A volte l’espressione letteratura per ragazzi viene usata dai critici in senso dispregiativo, come per indicare un prodotto minore o più semplice. Non è assolutamente così: per comunicare ai giovani nella giusta maniera, bisogna studiare ed impegnarsi molto. I libri cosiddetti per adulti possono non essere adatti a voi, possono non essere compresi da voi o magari semplicemente possono non interessarvi o piacervi. Al contrario, i libri cosiddetti per ragazzi possono essere letti da tutti, da 0 a 110 anni, perché ai più piccoli questo tipo di libri può trasmettere qualcosa, mentre agli adulti può arrivare in modo diverso. Se quindi un libro per ragazzi può interessare anche gli adulti, non è invece valido il contrario! Inoltre, visto che non sono padre, sebbene adulto, provo ancora alcune emozioni da figlio, proprio quelle che amo raccontare nei miei libri e che mi fanno sentire a mio agio.”
A proposito del contenuto dei suoi libri – ha continuato Nicastro – “Mi piace prendere spunto da esperienze di vita personali o familiari. Quando ho affrontato, ad esempio, il tema dell’immigrazione nel romanzo ‘Khalifa, un immigrato da medaglia’, ho preso spunto dalla mia famiglia. Io, infatti, sono figlio di immigrati: i miei genitori hanno abbandonato la Sicilia per andare al nord, mentre i miei zii sono andati all’estero, in Germania. Nei miei libri mi piace raccontare quello che conosco, che mi rappresenta o da cui riesco ad avere ispirazione. Vivo da anni in un paesino del Piemonte, amo quindi parlare di questa regione, che è diventata la mia terra da tempo, ed in particolare di Torino; ma, avendo origini siciliane, ho scritto anche libri che riguardano la mia terra natia.”
Vincitore nel 2017 del premio Letterario Legenda Junior con il romanzo ‘Grande’ in cui tratta il tema della legalità e racconta come la mafia sia subdola e possa affascinare un ragazzino ingenuo con troppa fretta di crescere, Nicastro si è cimentato nei generi più diversi: il racconto fantastico, il romanzo d’avventura, il racconto comico, il romanzo giallo. Su sollecitazione di qualche studente, ha anche rivelato le sue preferenze al riguardo: “Nei miei libri amo affrontare i temi del cambiamento e della crescita, quindi spesso i protagonisti sono adolescenti. Mi piacciono, in particolare, le storie di formazione con sfondo sociale. Recentemente, ad esempio, ho pubblicato “Stalker”, che affronta il tema della violenza sulle donne. Per me è una grande responsabilità raccontare queste storie, perché so che contribuiranno a formare la vostra coscienza ed il vostro mondo interiore. Pur essendo affezionato a questo tipo di storie, ho cercato di spaziare in altri generi e quest’anno ho consegnato il mio primo romanzo horror, che è sempre di formazione, ma è un brivido e racconta la storia di crescita del protagonista che ha un enorme problema che lo tormenta: è una narrazione che racconta una storia, ma che, all’improvviso, ti parla anche di altro.”
Nicastro, che collabora da anni come ghost writer con le maggiori case editrici italiane, svolge spesso, con le scuole e le biblioteche, laboratori di scrittura creativa ed incontri di promozione alla lettura, come quello tenutosi ieri. In chiusura lo scrittore ha affermato: “Sono contento di poter dire ad una platea di ragazzi così giovani e carichi di entusiasmo che, se lo vogliamo e ci impegniamo, possiamo vivere di scrittura. Non è scontato né facile vivere di arte, che si tratti di musica, teatro o scrittura; ma ci si può riuscire. E, anche se costa fatica, ne vale davvero la pena.”