Un appello all’unità del Paese, in ginocchio per la pandemia di Covid-19 e nel pieno della campagna elettorale per le elezioni del 6 giugno, che riguarderanno la maggioranza dei Governi dei 32 Stati che compongono la Federazione.

È quello rivolto dalla Conferenza episcopale messicana (Cem) nell’ambito della propria Assemblea plenaria, che si tiene in modo virtuale.
“Non c’è tempo per divisioni o veti incrociati! Dobbiamo imparare a lasciare i nostri interessi egoistici, individuali o di parte, per raggiungere un dialogo per il bene di tutti i messicani”, scrivono i vescovi nel messaggio, presentato nel corso di una conferenza stampa virtuale. E aggiungono: “Stiamo vivendo tempi molto complessi in Messico e nel mondo intero. La grave situazione causata dalla pandemia ha messo in crisi il nostro sistema sanitario nazionale, il nostro sistema educativo, la sicurezza dei messicani e la sana vita familiare che ha visto minacciato il proprio reddito. Vediamo con speranza che la vaccinazione è iniziata e vorremmo che questo processo fosse ancora più agile in modo che la salute di tutti sia meno a rischio, l’economia possa essere riattivata, i bambini possano frequentare la scuola, i tassi di violenza dentro e fuori dalle case possano diminuire”.
La ripresa del Paese è “ancora più complessa poiché ci troviamo in un periodo elettorale, che distoglie l’attenzione dei governanti e ostacola l’applicazione di misure che rispondano alle urgenze del Paese: siamo preoccupati per la crescente polarizzazione del dibattito politico; il tasso allarmante di candidati assassinati; intere regioni sotto il giogo della criminalità organizzata; il maltrattamento dei migranti e la militarizzazione delle frontiere; la mancanza di cura per la nostra casa comune”.
Ammonisce la Cem: “Né il mercato, né gli imprenditori, né la società civile, né il Governo da soli possono risolvere questa crisi; è necessaria la collaborazione di tutti. La via per vincere le sfide attuali è la partecipazione civica di tutti, perché solo insieme possiamo offrire ai poveri opportunità che li rendono soggetti del proprio sviluppo e a chi è disoccupato degne opportunità lavorative”. Da qui l’appello a praticare un’autentica fraternità e “amicizia sociale”.
L’appello ai politici è di “cercare accordi” per uscire dalla tremenda crisi, evitando ogni polarizzazione. E ai cittadini, in vista delle elezioni, di esprimere un voto consapevole, libero e responsabile, evitando di farsi condizionare da “campagne di disinformazione”.

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