“Nonostante gli ingenti finanziamenti pubblici ricevuti per la produzione dei vaccini Covid, Pfizer, Johnson & Johnson e AstraZeneca nell’ultimo anno hanno corrisposto ai propri azionisti 26 miliardi di dollari tra dividendi e riacquisto delle proprie azioni. Una cifra sufficiente a vaccinare 1,3 miliardi di persone, vale a dire l’intera popolazione in Africa”. Lo dichiarano Oxfam ed Emergency, membri della People’s Vaccine Alliance, in occasione delle assemblee degli azionisti di Pfizer e Johnson & Johnson in programma oggi, a cui seguiranno quelle di Moderna e AstraZeneca nelle prossime settimane.
In concomitanza delle assemblee sono previste manifestazioni di protesta della società civile negli Stati Uniti e nel Regno Unito per spingere le aziende a cambiare rotta. “Siamo di fronte alla più grave emergenza sanitaria della storia recente, che non può risolversi in un’opportunità di extra-profitti per pochi. Non dovremmo lasciare all’industria farmaceutica il potere di decidere chi deve vivere o morire. Tutto questo è semplicemente ingiusto e deplorevole – dichiarano Sara Albiani, responsabile salute globale di Oxfam Italia, e Rossella Miccio, presidente di Emergency –. L’attuale disuguaglianza di acceso ai vaccini Covid, non è altro che il risultato della miope visione degli stati che hanno stipulato i contratti di fornitura con le aziende farmaceutiche, senza considerare che soltanto vaccinando anche la popolazione nei paesi in via di sviluppo e non solo nei paesi ricchi, si potrà davvero sconfiggere la pandemia”.

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