Don Stefano Iacono, parroco della Parrocchia di Santa Maria del Carmine, racconta: “Purtroppo, durante la seconda ondata della pandemia, da Novembre dell’anno scorso fino a Marzo di quest’anno, abbiamo avuto molte perdite e tra queste anche alcune di persone abbastanza giovani. Questo ha inciso profondamente nelle scelte che abbiamo operato: il catechismo è stato bloccato per tutte le classi e ripartirà, a Dio piacendo, a Settembre con particolare riguardo per coloro che dovranno ricevere la Prima Confessione, la Prima Comunione e la Cresima. Nel mese di Maggio prossimo, comunque, celebreremo il Sacramento della Cresima con i 17 ragazzi che avrebbero dovuto riceverla lo scorso anno. Già questo ci riempie il cuore di gioia!”
“Per quanto riguarda il cammino pastorale che ho intrapreso quest’anno – prosegue don Stefano – ho incentrato tutto sull’essenzialità. In questo senso io vedo la pandemia quasi come una benedizione, perché ha costretto noi sacerdoti ad eliminare certi orpelli, a rinunciare a pastorali fatte come assistenti sociali o come bambinaie; al contrario, ci ha riportato ad una spiritualità fatta di
Santa messa, predicazione e sacramento della confessione. Per quello che mi è possibile, sto cercando si essere una buona guida spirituale per i miei parrocchiani. Ho veramente riscoperto ancora di più questa grazia e anche i miei fedeli hanno percepito questo: la pandemia ha portato molti mali, ma, allo stesso tempo, ha portato anche qualcosa di più grande di noi: un modo di vivere la pastorale più essenziale, ma più profonda.”
Dello stesso avviso don Elvezio Di Matteo il quale ha dichiarato: “La situazione Covid ha colpito duramente le nostre comunità. C’è molto timore sia da parte dei ragazzi che da parte dei genitori; quindi, in accordo con loro, abbiamo deciso di sospendere tutte le attività catechistiche. Del resto io amministro piccole parrocchie in cui ogni anno ci sono poche unità di bambini di Prima Comunione e pochi ragazzi che richiedono la Cresima; quindi a volte li raggruppiamo e, quando arriviamo a formare un gruppetto più nutrito, celebriamo i Sacramenti, quindi non tutti gli anni.”
“Per l’anno in corso – prosegue don Elvezio – devo fare un distinguo tra le due parrocchie che guido. Per quanto riguarda la Parrocchia di Santa Maria in Montesanto e Sant’Angelo di Ripe, la situazione è ferma. I pochi ragazzi interessati a ricevere i Sacramenti si sono infatti uniti agli amici delle parrocchie vicine. Per quanto riguarda, invece, la Parrocchia di Santa Maria della Misericordia di Faraone, abbiamo la situazione opposta: un gruppo di bambini, che frequentano la stessa classe, ha deciso di ricevere la Prima Comunione tutti insieme nella nostra parrocchia, anche se molti provengono dalle vicine parrocchie. Da sabato 8 Maggio, dunque, inizieremo con 21 bambini un cammino di catechesi che si protrarrà per tutta l’estate per culminare il 2 Ottobre con la celebrazione di Prima Comunione. Confidiamo nel fatto che la situazione pandemica ci consentirà di portare avanti il nostro programma. Pur nelle difficoltà, ringraziamo il Signore per farci vivere la gioia della condivisione e della comunione fraterna con queste piccole creature che stiamo preparando.”