“Il Pianeta che speriamo. Ambiente, lavoro e futuro. #tutto è connesso” è il tema della prossima Settimana Sociale dei Cattolici, che si svolgerà volutamente a Taranto, città simbolo delle contraddizioni sul tema, dal 21 al 24 ottobre prossimi. L’arcivescovo della diocesi ionica, mons. Filippo Santoro, presidente del Comitato scientifico e organizzatore delle Settimane sociali, ha incontrato sabato Papa Francesco in un’udienza privata per parlargli di come si stia costruendo l’evento. “La devastazione ambientale, la questione lavorativa, i giovani che vanno via dal Mezzogiorno in cerca di un futuro migliore: sono alcuni degli aspetti su cui ci soffermeremo e che ho illustrato al Santo Padre – ha raccontato mons. Santoro- che come sempre è una persona che crea un clima di un’accoglienza straordinaria. È come per un figlio incontrare il padre, davvero come gli apostoli che incontrano Pietro. Gli ho raccontato anche degli incontri preparatori che si stanno svolgendo in tutta Italia e di tre appuntamenti che abbiamo in Puglia: uno si è appena tenuto, a Foggia, su ‘agricoltura e legalità’, un altro si svolgerà il 21 maggio prossimo sul tema ‘giovani, lavoro e ambiente’ ed un terzo si terrà a Bari il 29 maggio su ‘ambientalizzazione e transizione ecologica’”. Il Papa conosce bene la situazione di Taranto, divisa, sul tema ex Ilva oggi Acciaierie d’Italia, tra diritto alla salute e diritto ad una degna occupazione. “Mi ha esortato a continuare a mantenere un atteggiamento positivo e a sostenere la gente con vicinanza e mai perdendo la speranza. Mi ha detto che non è nostro compito entrare in questioni tecniche ma la nostra funzione è sostenere la giustizia e in primis la vita e la salute, poi anche il lavoro”- ha proseguito mons. Santoro. Il Papa non sarà a sorpresa a Taranto in quelle giornate. “Mi ha detto che per evitare assembramenti non ci sarà e che per lo stesso motivo ha annullato altri impegni in altrettante città italiane. Ci manderà un videomessaggio per augurarci buon lavoro e darci la sua benedizione, quello sicuramente” – ha concluso mons. Santoro.