Dopo le flessioni senza precedenti e i successivi rimbalzi nel 2020, la crescita del prodotto interno lordo (Pil) reale nell’area Ocse è rallentata allo 0,3% nel primo trimestre del 2021, in calo dall’1,0% del trimestre precedente secondo le stime provvisorie. “Questo rallentamento è in parte correlato al rafforzamento delle misure di contenimento del Covid-19 in alcuni Paesi all’inizio del 2021”. Così l’Ocse che oggi ha diffuso i dati relativi alla crescita del Pil nel primo trimestre 2021. Per le principali sette economie nel loro complesso, viene spiegato, la crescita del Pil è rallentata allo 0,4% nel primo trimestre del 2021 (dallo 0,9% nel trimestre precedente), con andamenti piuttosto divergenti tra i Paesi. “In Germania, Regno Unito e Giappone, il Pil è diminuito drasticamente, contraendosi rispettivamente del -1,7%, -1,5% e -1,3% rispetto alla crescita dello 0,5%, 1,3% e 2,8% nel precedente trimestre. In Italia il Pil ha continuato a contrarsi, ma in misura minore (-0,4% rispetto a -1,8% del trimestre precedente)”.
“La crescita del Pil – prosegue l’Ocse – è rimasta positiva in Canada e negli Stati Uniti (+1,6% in entrambi i Paesi) dopo il 2,3% e l’1,1% nel trimestre precedente. La crescita del Pil è diventata positiva in Francia (+0,4%) dopo un calo del -1,4% nel quarto trimestre del 2020”.
Stand ai dati diffusi, nell’area Euro e nell’Ue, il Pil ha continuato a contrarsi nel primo trimestre del 2021, rispettivamente di -0,6% e -0,4%, dopo il -0,7% e il -0,5% nel precedente trimestre.
Confrontando l’attività economica nel primo trimestre del 2021 con i livelli pre-pandemici (quarto trimestre 2019), il Pil è ancora rimasto indietro per l’intera area Ocse (-2,6%). “Tra le principali sette economie, il Regno Unito ha registrato il calo maggiore (-8,7%) e gli Stati Uniti il minore (-0,9%)”.
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