“Già alla fine degli anni Novanta, Popper parlava della televisione come cattiva maestra, per evidenziare la decostruzione che la tv stava facendo dei valori. Oggi bisognerebbe aggiornare tutto questo rispetto ai social media”. Lo ha detto mons. Erio Castellucci, arcivescovo abate di Modena-Nonantola e vescovo di Carpi, neoeletto vicepresidente della Cei per il Nord, durante la conferenza stampa dell’Assemblea della Cei, in corso a Roma fino a domani. La comunicazione, ha sottolineato il vescovo, “è un campo in cui la Chiesa si sta impegnando e si impegnerà, anche se ho l’impressione che siamo Davide contro Golia”. “Negli ultimi anni – ha rivelato Castellucci – ho constatato che si può creare un’alleanza con tante altre agenzie educative preoccupate per la deriva a cui si assiste: non solo la scuola, ma anche la famiglia e le istituzioni”. “Un’alleanza educativa – ha spiegato Castellucci – che si crea dalla comune ispirazione di voler trasmettere ai giovani ciò che c’è di bello e di positivo. Altrimenti emerge solo l’aspetto pulsionale, che da solo non educa”.

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