Prosegue l’impegno delle Suore Oblate del SS. Redentore: durante i giorni di mercato settimanale ad Ascoli Piceno, mercoledì e sabato, in piazza Arringo la bancarella con i prodotti artigianali del “Laboratorio di frontiera“.

Il laboratorio vuole abbattere le frontiere dell’emarginazione che penalizzano i soggetti più deboli, cioè donne con problematiche economiche e sociali di vario tipo. Con l’apporto delle Suore Oblate e di operatori e volontari delle due Comunità di Ascoli Piceno e San Benedetto del Tronto, uniti nell’impegno di fraternità solidale, sono stati attivati laboratori ove sviluppare attività che spaziano dalla coltivazione di prodotti ortofrutticoli e di piante officinali, alla produzione di manufatti tessili. Finalità del progetto è di far arrivare all’autonomia economica le donne, superando la sussidiarietà, perché solo così chi vive fuori dalle frontiere della sicurezza riuscirà a ritrovare la propria dignità personale.

I prodotti maggiormente richiesti sono: lavanda, olio, idrolato e sapone. Nel tessile sono stati molto apprezzati i prodotti da utilizzare in cucina, come porta-dolci e borse jeans da riciclo. Sono stati coinvolti molti negozi nell’ambito dell’erboristeria, insieme a palestre, parrucchieri, estetiste. I prodotti sono stati promossi anche tramite il passaparola e sono state realizzate molte bomboniere della solidarietà. Consulta il catalogo dei prodotti www.laboratoriodifrontiera.it

Tutto seguendo una linea ben chiara: Sussidiarietà e non Assistenza. Questo lo spirito del progetto delle Oblate, poiché il lavoro è da sempre una gratificazione personale e un aspetto importante per ricostruire quella fiducia che, grazie anche alla possibilità di un compenso economico, restituisce dignità alle persone vittime di difficoltà economiche, morali e sociali.

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