“Andare con entusiasmo incontro alla gente”. È questo, per il Papa, l’obiettivo finale della formazione dei preti. “Si è preti per servire il popolo di Dio, per prendersi cura delle ferite di tutti, specialmente dei poveri”, ha spiegato alla comunità del Pontificio Seminario Regionale Marchigiano “Pio XI”, ricevuta ieri in udienza.
La delegazione era guidata dal Rettore Don Cluadio Marchetti, ed erano presenti 3 seminaristi della diocesi di San Benedetto del Tronto – Ripatransone – Montalto. Domani pubblicheremo una loro testimonianza.
“Il vero pastore non si stacca dal popolo di Dio”, ha ribadito Papa Francesco: “o davanti, per indicare la strada; o in mezzo, per capire meglio; o dietro, per aiutare coloro che restano un po’ troppo indietro e anche per lasciare che il gregge, col suo fiuto, ci sappia indicare quali sono i nuovi passi”.
“A volte io vedo libri, congressi sul sacerdozio, che toccano questo o quell’altro aspetto”, ha proseguito Francesco a braccio: “Ci vuole studiare quello, ma se tutti questi aspetti non hanno radici nella tua appartenenza al santo popolo fedele di Dio, sono soltanto professioni accademiche e non servono. Tu sei prete del santo popolo fedele di Dio, sei sacerdote perché hai il sacerdozio battesimale”. Il Papa ha ringraziato infine i presenti “per la testimonianza di comunione ecclesiale, data dalla scelta di valorizzare l’istituzione interdiocesana e regionale del Seminario. Questo a me piace tanto. E’ anche per necessità: quando in una diocesi ci sono quattro o cinque seminaristi, ci vuole la comunità. In un’epoca storica in cui si assiste – al di fuori come all’interno della Chiesa – a chiusure di stampo campanilistico, l’esperienza di comunione che state vivendo è un bell’esempio anche per altre diocesi che, attraverso la condivisione di un comune progetto formativo, saranno aiutate a reperire formatori e docenti adeguati alla grande sfida dell’accompagnamento vocazionale”.
Infine, un suggerimento: “Cercate nella vostra diocesi i vecchi preti, quelli che hanno la saggezza del buon vino, quelli che con la testimonianza vi insegneranno come risolvere dei problemi pastorali, quelli che da parroci conoscevano il nome di ognuno dei loro fedeli, anche il nome dei cani. Preti vecchi che hanno portato sulle spalle tanti problemi della gente, che hanno aiutato a vivere più o meno bene e a morire bene a tutti. Parlate con questi preti, che sono tesori della Chiesa, e tanti di loro a volte sono dimenticati o in una casa di riposo. Andate a trovarli. Sono tesori”.
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