“Seguo con apprensione la situazione che si è generata con il conflitto nella regione del Tigray, in Etiopia, sapendo che la sua portata abbraccia anche la vicina Eritrea”. Lo ha detto il Papa, al termine del discorso rivolto ai partecipanti all’assemblea della Roaco, ricevuti oggi in udienza. “Al di là delle differenze religiose e confessionali, ci rendiamo conto di quanto sia essenziale il messaggio della Fratelli tutti, quando le differenze tra etnie e le conseguenti lotte per il potere sono erette a sistema”, ha osservato Francesco: “Al termine del mio Viaggio Apostolico in Armenia, nel 2016, insieme al Catholicos Karekin II abbiamo liberato in cielo delle colombe, come segno e auspicio della pace nell’intera regione del Caucaso. Purtroppo, essa negli ultimi mesi è stata un’altra volta ferita, e per questo vi ringrazio per l’attenzione che avete posto alla realtà della Georgia e dell’Armenia, affinché la comunità cattolica continui ad essere segno e fermento di vita evangelica”.

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