DIOCESI – Nella serata di sabato 10 luglio alcuni ragazzi dell’Apostolato di Gioventù Missionaria provenienti dalla nostra diocesi, da Padova, da Firenze e da Roma hanno dato vita a una veglia missionaria in collaborazione col Servizio di Pastorale Giovanile della nostra diocesi. I giovani si sono ritrovati presso la centralissima chiesa di San Giuseppe, dove don Giuseppe Raio, Responsabile del Servizio di Pastorale Giovanile, ha prima condiviso una meditazione e poi celebrato la Santa Messa.
Nel rivolgersi ai presenti, don Pino ha prima commentato un brano della Seconda Lettera di San Paolo Apostolo ai Corinzi e ha invitato i giovani a lanciarsi nella missione su strada, senza avere paura di eventuali dinieghi, ricordando che, per i credenti, Cristo ha salvato il mondo per mezzo della morte di croce, avvenuta proprio a causa di un rifiuto. Il giovane sacerdote ha condiviso la propria esperienza di missione, raccontando quando da seminarista si trovava in Francia, un paese dove la secolarizzazione è assai diffusa e le chiese sono praticamente deserte. Don Pino ha messo in evidenza come in un simile contesto sia necessario ripartire dal contatto diretto con ogni singola persona, proprio come facevano gli apostoli e i primi discepoli. In tono amichevole ha confidato ai ragazzi come ogni volta che tornava da una missione il rettore gli chiedesse quante medaglie avesse collezionato, intendendo però per medaglie le porte sbattute in faccia a lui e ai suoi compagni di missione! L’esperienza del rifiuto – ha continuato il sacerdote – fa parte della missione e non deve intimorire, perché a convertire è il Signore e noi siamo solo degli strumenti: questo ci spinge ad andare verso le persone con estrema semplicità, carichi sì di entusiasmo, ma allo stesso tempo di tanta umiltà.
Al termine della Santa Messa è stato esposto il Santissimo Sacramento e i giovani hanno iniziato la loro missione: si sono posti al di fuori della chiesa e hanno iniziato ad invitare i passanti ad entrare per una preghiera e per accendere una candela, un gesto semplice, ma che ha creato tanti legami, come ci ha raccontato Mattia Bruni, responsabile locale del Regnum Christi: «Grazie ai nostri amici di Padova, Firenze e Roma abbiamo svolto quest’opera di evangelizzazione su strada che ha coinvolto fra le 500 e le 600 persone che stavano passeggiando per il centro di San Benedetto: siamo rimasti colpiti dai tanti giovani che si sono lasciati coinvolgere. È stata una serata molto bella perché abbiamo condiviso sia lo spirito missionario fra di noi, ma abbiamo conosciuto anche tante persone che sono rimaste a chiacchierare con noi e abbiamo potuto constatare quanto desiderio di Dio ci sia nelle persone».