Continua a salire il numero di vittime e di dispersi per le inondazioni nella Germania occidentale; tra le più colpite la Renania. Le piogge che si sono abbattute da mercoledì, ora sono cessate, ma la grande quantità di acqua ha isolato intere aree e ha rotto gli argini. Tra 50 e 70, secondo fonti tedesche, le persone che hanno perso la vita. “Profondamente colpito” il presidente della Conferenza episcopale tedesca (Dbk), Georg Bätzing, per le morti. “L’acqua è vita. Qui invece l’acqua è la morte”, la constatazione del vescovo che ha espresso la sua vicinanza per le famiglie dei defunti e per le “molte persone sono ancora disperse”: “spero sinceramente che vengano ritrovate illese, e che tutti i bisognosi, che hanno perso i loro averi o il tetto sopra la testa, ricevano conforto, speranza e aiuto”. Mons. Bätzing ha anche ringraziato coloro che da ieri “stanno instancabilmente e disinteressatamente fornendo aiuto, spesso rischiando la propria vita”: soccorritori, vigili del fuoco, polizia e tanti volontari. “L’Ue è pronta ad aiutare”, ha detto Ursula von der Leyen, presidente della Commissione europea. “I Paesi colpiti”, ha scritto, riferendosi a Belgio, Paesi Bassi e Lussemburgo, oltre alla Germania, “possono chiedere l’aiuto del meccanismo di protezione civile dell’Ue”.

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