MONTEPRANDONE – Si è appena concluso il progetto “R-estate in cammino” che ha coinvolto numerosi giovani dell’Unità Pastorale Regina Pacis e Sacro Cuore di Centobuchi. In particolare l’iniziativa si è articolata in una serie di incontri pomeridiani e di alcune uscite, che si sono tenuti dal 14 al 25 luglio scorso, ai quali hanno partecipato 50 tra bambini e ragazzi, di età compresa tra i 9 e i 14 anni. Durante le attività sono stati formati dei piccoli gruppi seguiti da circa 20 educatori. Le iniziative si sono svolte all’aperto presso gli spazi messi a disposizione dalle parrocchie e oltre a due uscite: una alla Sentina di Porto d’Ascoli e l’altra porto di San Benedetto del Tronto. «Il nome del progetto “R- estate in cammino” – spiega Emanuela Mirchi responsabile Acr dell’Unità pastorale di Centobuchi che parla a nome di tutti gli educatori coinvolti nell’iniziativa – rispecchia la finalità, lo spirito e la spinta gioiosa col quale esso è nato, ed è stato fortemente desiderato. Nelle nostre comunità, noi catechisti, inseriti in un bellissimo cammino in Acr, sappiamo che il nostro compito non è fare gli educatori ma esserlo. Ciò significa che, anche in momenti faticosi, il nostro compito è quello di donare speranza ed accogliere i più piccoli, perché loro ci aspettano sempre. Mossi da questo desiderio, e grazie all’aiuto di Dio, abbiamo deciso di vivere dei bellissimi momenti di condivisione».
I ragazzi, infatti, hanno preso parte all’uscita presso la Sentina, dove delle guide hanno dato il benvenuto e spiegato loro tutte le caratteristiche del luogo. Giochi d’acqua, musica, balli e non solo hanno scandito momenti di gioia e di divertimenti negli spazi parrocchiali. Coinvolgente l’uscita al porto con visita sul peschereccio, presente anche capitano dell’imbarcazione che ha raccontato la vita dura e avventurosa dei pescatori, e poi gelato per tutti. Il progetto si è concluso con la Santa Messa, svoltasi all’aperto presso il campo sportivo parrocchiale, in occasione della prima Giornata mondiale dedicata ai nonni ed agli anziani indetta da Papa Francesco.
«Noi educatori – conclude la referente Acr – al termine di questo percorso ci siamo incontrati per condividere le nostre emozioni e confrontarci su come sia stata vissuta questa esperienza, sia da parte nostra sia da parte dei giovani. Abbiamo avuto la conferma che quando doni amore ricevi molto di più; abbiamo fatto bene ad insistere nel voler realizzare, anche se in forma breve, un appuntamento estivo insieme ai bambini e ragazzi perché nei loro sorrisi passa l’amore e sono proprio queste esperienze che aiutano a crescere. Alcuni nostri giovani educatori appartengono alla cosiddetta “vecchia guardia” ed hanno invitato e spalleggiato le “nuove leve”, che vivevano la loro prima esperienza di animatori. Ed hanno condiviso, durante il momento di verifica, quanto sia stato bello trovarsi dall’altra parte. Proprio così, l’amore non si può fermare, ma va nutrito e tramandato».