CIVITANOVA MARCHE – Una serata alla scoperta delle eccellenze enologiche e gastronomiche della Marche, in una cornice suggestiva immersa nel verde della campagna maceratese: così si può riassumere l’evento tenutosi Domenica 8 Agosto, alle ore 20:30, presso l’Agriturismo “Antichi Sapori” di Civitanova Marche, che è stato il quinto degli undici appuntamenti previsti dal progetto “Dalla Vigna alla Tavola – Le Marche a Piccoli Sorsi”, realizzato con il contributo dalla Regione Marche – Coordinamento della Comunicazione a cura del Servizio Politiche Agroalimentari. Il progetto, che si propone di valorizzare il patrimonio enogastronomico e turistico del Piceno, è nato proprio con l’intento di avviare un’azione promozionale specifica per il settore vitivinicolo di qualità marchigiano, oltre alle produzioni agroalimentari marchigiane, con il coinvolgimento della ristorazione e degli operatori turistici.
Presenti alla cena Anna Amici, ditta capofila del Bando e organizzatrice dell’evento, nonché Presidente AFI (Associazione Famiglia Impresa); Maria Pia Spurio, ideatrice del progetto nonché Docente della disciplina ‘Accoglienza Turistica’ negli Istituti Alberghieri della Provincia di Ascoli Piceno; Alvise Manni, Presidente Associazione Culturale Centro Studi Civitanovesi e Docente di Storia dell’Arte nei Licei Maceratesi, oltre che guida turistica di esperienza ultraventennale che ha impreziosito la serata con un racconto sapiente e coinvolgente sui tesori del Maceratese. Ospiti anche alcuni produttori che hanno fornito le materie prime per la cena e che, per l’occasione, hanno esposto i loro preziosi prodotti, raccontando la storia delle loro aziende e rispondendo alle curiosità dei commensali: Gianmarco Veccia, titolare della Cantina Fontursia di Ripatransone; Pietro Albertini, in rappresentanza dell’Oleificio Silvestri Rosina di Spinetoli; Roberto Tomasone di Zafferano Piceno di Acquaviva Picena.
I piatti, sapientemente preparati da Andrea Contenti, Chef Professionale, Diplomato presso l’Istituto Alberghiero Antonio Nebbia di Loreto, sono stati accompagnati da alcuni vini del territorio, raccontati per l’occasione dal giovane Simone Francioni, Sommelier Diplomato nel 2017 presso la Delegazione AIS Macerata. Ecco come i due professionisti ci raccontano il menu della serata: “Un vino rosa metodo Martinotti di Sangiovese, leggero e brioso, l’Elia dell’Azienda Agricola Terra Fageto di Pedaso, un Marche Rosato IGT, ha accompagnato il ricco aperitivo di benvenuto costituito da pane e pomodoro condito con olio di tenera ascolana, croccante di polenta con ciauscolo, selezione di formaggi accompagnata da confetture, oliva all’ascolana, finto pomodoro e paninetti allo zafferano. Come antipasto abbiamo proposto una fresca burrata con crema di zucchine ed anice, accompagnata da pane bruscato ed olio di tenera ascolana, a cui abbiamo abbinato il Crivellino, un Pecorino DOC Biologico della Cantina Fontursia di Ripatransone, succoso, quasi da masticare, un vino che non punta all’eleganza, ma alla convivialità, ai pasti spensierati senza essere mai sgarbato. Per quanto riguarda i primi piatti, un risotto cacio pepe e zafferano e una lasagna al tartufo , tenuto conto del loro sapore deciso, abbiamo scelto un Pinotto della Cantina Sant’Isidoro di Corridonia, un bianco di Pinot Nero, quindi ottenuto da un vitigno internazionale di uve rosse, che ha regalato note più calde. Abbiamo voluto stuzzicare la curiosità servendo un vino rosso vestito di bianco, oltre che cercare come interagire con due primi molto differenti fra loro. Per quanto concerne il secondo, una tagliata di faraona marinata all’arancia con misticanza di verdure, arancia e frutta secca, abbiamo proposto un Verdicchio dei Castelli di Jesi dell’Azienda Agricola Andrea Felici di Apiro e Cupramontana, un classico superiore che è un bianco ma che ha tutte le caratteristiche del rosso e che raccoglie nel gusto tutte le caratteristiche di un territorio eccellente. Abbiamo voluto giocare proprio sui colori, sui profumi e sul gusto di questi vini eccellenti che provengono dalla nostra terra. Per concludere i prodotti dell’azienda Terre dei Calanchi Piceni sono stati protagonisti della parte finale della cena: per dolce, infatti, abbiamo servito un tiramisù rivisitato corretto con anisetta biologica e con il caffè abbiamo abbinato una ciambellina all’anice.”
Oltre alle già citate Oleificio Silvestri Rosina, Zafferano Piceno e Terre dei Calanchi Piceni, altre tre sono state le aziende agroalimentari che hanno fornito le materie prime per la cena: Azienda Agricola Mestechì di Castignano, Bosco d’Oro di Ascoli Piceno e Macelleria Antonio Filotei di Pescara del Tronto.
Durante la cena gli ospiti intervenuti sono stati incantati dai movimenti sinuosi e sensuali delle danzatrici del ventre della Scuola “I Veli della Luna” di Sant’Elpidio a Mare guidati dall’insegnante e coreografa Miriam Marcelli.
Tutti positivi i commenti alla serata, a partire dal Prof. Alvise Magni il quale ha dichiarato: “Una serata riuscitissima. Agli oltre cento turisti intervenuti, ho cercato di raccontare la bellezza di Civitanova: mi sono soffermato sulla storia e sui personaggi, come il ballerino Enrico Cecchetti e l’industriale Adriano Cecchetti. Poi, però, ho anche allargato l’orizzonte: la nostra città, infatti, è un luogo centrale, alla fine della Valle del Chienti, sul mare, intorno al quale ci sono tante altre città turisticamente interessanti. Così abbiamo parlato di Potenza Picena con il bellissimo Giardino di Villa Buonaccorsi, Montelupone con l’Abbazia di San Firmano, Montecosaro con la celeberrima Abbazia di Santa Maria a Piè di Chienti, Sant’Elpidio a Mare con l’Abbazia di Santa Croce al Chienti, Morrovalle con il Miracolo Eucaristico, Monte San Giusto con la Crocifissione di Lorenzo Lotto, Macerata con il Museo della Carrozza e lo Sferisterio, Corridonia con l’Abbazia di San Claudio al Chienti, ‘l’Asquigrana d’Italia’ come è stata definita da Giovanni Carnevale.”
Anche Gianmarco Veccia, titolare della Cantina Fontursia di Ripatransone ha detto: “È stata una serata bellissima. Abbiamo registrato una grande partecipazione da parte dei turisti intervenuti i quali hanno prestato attenzione ed interesse verso noi produttori. Poi abbiamo gustato un gradito menu con dei piatti originali, fini e realizzati con eccellenze del territorio, come olive all’ascolana, tartufo e zafferano. Colgo l’occasione per complimentarmi anche con il sommelier per gli accostamenti: riuscitissimi: abbiamo assaggiato degli ottimi vini, tra cui il nostro Crivellino, un Pecorino DOC di cui vado molto orgoglioso. La nostra cantina esiste da tre generazioni ed è tra le prime aziende della Regione Marche ad aver sposato l’idea del Biologico. Per tale ragione usiamo solo uve autoctone e viviamo con piacere questo ritorno alle tradizioni che per qualche decennio, a causa di un mercato sempre più frenetico, si erano perse. Questa scelta ci ha premiato e, sempre più spesso, viviamo occasioni, come quella di stasera, per condividere con il consumatore due caratteristiche importanti del nostro patrimonio enologico e gastronomico, che cerchiamo così di rivalutare: la stagionalità e il mangiar sano.”
Dello stesso avviso Pietro Albertini, rappresentante dell’Oleificio Silvestri Rosina di Spinetoli, il quale ha dichiarato: “Una serata bellissima! Abbiamo cenato in un luogo magico, all’aperto, su un prato, con un gradevole venticello fresco che accarezzava i nostri visi. Il sommelier ci ha fatto gustare dei vini eccellenti, speigandone anche le caratteristiche con sapienza e dovizia di particolari. Anche il cuoco è stato eccezionale: ha elaborato un menu gustosissimo ed ha saputo valorizzare pienamente tutti i prodotti, sia i nostri sia quelli provenienti da altre aziende. Noi siamo produttori di olive di quattro generazioni, ma l’oleificio nasce nel 1983 con un vecchio frantoio tradizionale. Nel 2001 abbiamo rinnovato competamente la struttura con un nuovo e moderno impianto per centrifugazione. Attualmente siamo tra i pochi in Italia ad avere tre impianti di lavorazione: l’antico sistema di estrazione per pressione, il nuovo sistema a tre fasi e quello a due fasi. Il 60% della nostra produzione è destinato all’Italia, mentre esportiamo il restante 40% all’estero, in quasi tutti i paesi del mondo. Siamo aperti tutto l’anno perché, oltre al periodo della raccolta e lavorazione delle olive, negli altri mesi ospitiamo i turisti per la degustazione dei nostri prodotti, tra i quali spicca l’oliva ascolana del Piceno di cui siamo stati i fondatori perché per primi abbiamo richiesto l’etichetta DOP. Essere qui stasera è stato un onore e un piacere e siamo felici di aver conosciuto anche altri produttori con i quali abbiamo deciso di collaborare anche in futuro.”
Al termine della cena tra gli ospiti presenti sono stati sorteggiati cinque fortunati commensali ai quali sono stati donati alcuni prodotti enogastromonici di eccellenza del Piceno e del Maceratese. Inoltre uno di essi si è anche aggiudicato un soggiorno con pernottamento per due persone, da fare in primavera, nella struttura che ha ospitato l’evento, l’Agriturismo “Antichi Sapori” di Civitanova Marche. Il proprietario, Marcello Contenti, ha dichiarato: “Sono molto soddisfatto della serata perché gli oltre cento ospiti intervenuti hanno apprezzato parecchio il menu preparato dallo Chef Andrea, mio figlio, che non finisce mai di studiare e migliorarsi e che in ogni stagione varia il menu con piatti sempre nuovi e gustosi. Inoltre sono felice anche di aver avuto contatti con alcuni produttori che non conoscevo: anche noi produciamo alcune primizie e questa serata è stata l’occasione per iniziare una nuova e proficua collaborazione anche per il futuro.”
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