SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Un centro di ascolto e sostegno dedicato alle famiglie di ragazzi con disabilità psichica. E’ il progetto della cooperativa “La Fabbrica dei Fiori” che ha come unico scopo l’inserimento lavorativo di portatori di disabilità psichica attraverso attività di coltivazione di fiori in serra ed in vivaio, nonché manutenzione di parchi e giardini. «La realizzazione di questa nuova struttura all’interno del vivaio di viale Dello Sport sarà ad esclusivo servizio della comunità. In questo spazio vogliamo offrire un luogo abitato e animato dai beneficiari degli interventi di inclusione, oltre a corsi di formazione sempre dedicati a loro» ci tiene a precisare il referente della onlus Franco Zazzetta.
«Quello delle famiglie di provenienza rappresenta un grave problema per la disabilità psichica – spiega Zazzetta – In effetti, in tutte le forme in cui la disabilità si manifesta, la partecipazione e collaborazione genitoriale ai progetti di recupero dei propri cari è intensa e svolge un ruolo di primaria importanza. Nel campo della disabilità psichica la famiglia è, al contrario, completamente assente mentre potrebbe svolgere un ruolo decisivo in vista dell’ottenimento di migliori risultati. Questo fenomeno non è casuale. In effetti le famiglie di provenienza dei giovani disabili psichici presentano sempre, o quasi, problemi di arretratezza culturale, economica e sociale veramente complessi per cui è estremamente difficoltoso ottenere la loro partecipazione ai percorsi di recupero ed inserimento lavorativo. Su tale atteggiamento pesa anche e molto la scarsa qualità della vita delle famiglie causata proprio dalla presenza di un familiare disabile psichico».
Attualmente la cooperativa ha quindici dipendenti di cui nove disabili, inoltre accoglie al lavoro giovani disabili psichici titolari di borse lavoro, disabili inclusi in altri progetti, ospita progetti di Scuola Lavoro per studenti disabili, e giovani che scontano la pena con servizi socialmente utili. Si tratta di giovani provenienti dalle regioni Marche e Abruzzo. Nel corso del 2020 la cooperativa ha offerto a queste persone oltre quindicimila ore di lavoro. In definitiva, una presenza significativa nei territori ed un punto di riferimento per il recupero di persone con una disabilità veramente complessa, ma anche di sollievo per le famiglie di provenienza sulle quali, dopo la chiusura dei presidi dedicati, è stato trasferito per intero il carico dei familiari disabili.
«Per l’idea progettuale – conclude il referente – abbiamo chiesto consiglio allo Studio Renzo Piano e Studio Stefano Boeri, un gruppo di tecnici locali ha poi costruito graficamente il progetto. In questo anno ricorre il venticinquesimo anniversario dalla fondazione della Cooperativa, per questo abbiamo chiesto al Mise la emissione di un francobollo commemorativo. La richiesta è in corso di esame ed è stato già approntato il bozzetto del francobollo offerto con grande sensibilità dall’artista di fama nazionale Ugo Nespolo. Inoltre abbiamo fatto richiesta di essere ricevuti in udienza da Papa Francesco».