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Minacce no vax a medici e giornalisti

“Le reazioni dei no vax sono sfuggite al controllo come accadde all’apprendista stregone del film Fantasia di Walt Disney. È stata data una sponda politica, ideologica, mediatica a questi sentimenti e atteggiamenti regressivi che sono un misto di oscurantismo, ignoranza, esaltazione e ora la situazione è sfuggita di mano”. Lo dice al Sir il sociologo Maurizio Fiasco, commentando gli atti intimidatori e le minacce che stanno subendo, in questi giorni, medici, giornalisti, presidi da parte dei no vax, contrari ai vaccini e all’uso del Green pass, obbligatorio da oggi anche su treni a lunga percorrenza, traghetti, aerei, per il personale scolastico e per accedere all’Università. “Davanti alla malattia o a fenomeni collettivi come la pandemia non tutto è riconducibile ai dettami della ragione – spiega Fiasco -. In ogni società e in ogni epoca, anche la più moderna e tecnologicamente avanzata, c’è un fondo irrazionale, arcaico, oscurantista, volgare, aggressivo, superstizioso, di risentimento, di sospetto, di diffidenza. Il problema è sollecitarlo, metterlo in circolo, dargli un’evidenza, una proiezione e un rinforzo. Anche se è un elemento sempre presente, di solito, questo fondo irrazionale e rancoroso viene tenuto a bada dalla stragrande maggioranza, dalla razionalità, dalle istituzioni, che lo sterilizzano e lo disinnescano in modo che non faccia tanti danni. Ma se qualcuno fa un carotaggio e scopre che è una ‘risorsa’, che può essere utilizzata e strumentalizzata per i propri fini, la mette in circolo nella convinzione di poterla controllare, ma alla fine si accorge proprio come l’apprendista stregone di non riuscire a farlo”. Secondo il sociologo, “è qualcosa di simile al livore contro gli immigrati: se qualcuno gli fa da sponda, prende consistenza e tracima”. Anche nella questione della contrarietà ai vaccini si tratta di “un fenomeno che è sfuggito di mano a chi ha cercato di sfruttarlo e strumentalizzarlo e non riesce adesso a tappare la falla. Chi ha fatto da specchio al fenomeno, dunque, non ha creato il mostro, dove c’è il peggio della società, ma oramai il veleno è in circolo e il fenomeno si autoalimenta, non si riesce a fermare”. Ed “è una vergogna di fronte a una tragedia collettiva, come quella vissuta in Italia, con 130mila morti, perché – conclude Fiasco – questi comportamenti strumentali e irresponsabili sono pagati da tutti noi a carissimo prezzo. Doveva essere responsabilità di tutti coloro che hanno un ruolo politico, istituzionale o, comunque, rilevante tenere sotto controllo questi sentimenti oscurantisti e invece sono stati in qualche modo sollecitati e sfuggiti di mano. Ora ci tocca vedere cosa succederà”.

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