Athletica Vaticana – affidata dalla Segreteria di Stato al Pontificio Consiglio della cultura, con personalità giuridica canonica e sede nella Città del Vaticano – ha iniziato tre anni fa il suo servizio tra le donne e gli uomini di sport. È formata da cittadini e dipendenti vaticani e dai loro familiari di primo grado. “In considerazione della particolarità e anche della piccolezza della realtà vaticana – si legge in un comunicato dell’associazione –, il riconoscimento dell’Uci ha anzitutto l’obiettivo di favorire la pratica del ciclismo come esperienza sportiva di comunità, con una forte attenzione alle dimensioni del servizio, della gratuità, dell’amatorialità, dell’inclusione e della solidarietà”. Per Athletica Vaticana è in via di definizione l’iter per divenire membro ufficiale anche della World Athletics per l’atletica leggera, della International Padel Federation e della World Taekwondo.
La scelta di Athletica Vaticana di promuovere il ciclismo nasce dalla constatazione della popolarità di questo sport nel mondo vaticano, e non solo. E anche dalla consapevolezza che pedalare in bicicletta, come afferma Papa Francesco, “mette in risalto alcune virtù come la sopportazione della fatica – nelle lunghe e difficili salite –, il coraggio – nel tentare una fuga o nell’affrontare una volata –, l’integrità nel rispettare le regole, l’altruismo e il senso di squadra”. Sono proprio queste le parole rivolte da Francesco (9 marzo 2019 – Congresso annuale dell’Unione ciclistica europea, che, in questa occasione, ospita anche l’Assemblea della Confederazione africana di ciclismo). E il Papa, in quella occasione, propose una riflessione che per Athletica Vaticana è l’icona del proprio servizio: “Durante le gare tutta la squadra lavora unita (…) e quando un compagno attraversa un momento di difficoltà, sono i suoi compagni di squadra a sostenerlo e ad accompagnarlo. Così anche nella vita è necessario coltivare uno spirito di altruismo, di generosità e di comunità per aiutare chi è rimasto indietro e ha bisogno di aiuto per raggiungere un determinato obiettivo”. Questo stile, si legge ancora nel comunicato, “fa parte dell’essenza stessa di Athletica Vaticana nel dialogo fraterno già avviato in amicizia con tutta la comunità sportiva, amatoriale e professionistica Inoltre il mondo del ciclismo ha, da sempre, un fortissimo legame con l’esperienza di fede e di attenzione alla persona. Dalle profonde testimonianze di grandi campioni – valga, per tutti, il nome di Gino Bartali – ai tanti santuari cari agli appassionati dei pedali. Nel ricordo anche di tanti incontri con i Pontefici: lo stesso Giro d’Italia ha preso il via dal Vaticano”.