“Anamei, i guardiani della foresta”, film documentario sull’Amazzonia peruviana di Alessandro Galassi, verrà presentato lunedì 27 settembre, alle 18, a Milano, in una tavola rotonda promossa da Associazione Laudato si’ e Un’alleanza per il clima, la Terra e la giustizia sociale, che si terrà al centro San Fedele. L’evento è inserito nel calendario ufficiale di All4Climate-Italy 2021, iniziativa del ministero per la Transizione ecologica e del Programma di comunicazione sui cambiamenti climatici Connect4Climate della Banca Mondiale, in vista della 26ª Conferenza delle parti (Cop26) della Convenzione Onu sul cambiamento climatico che si terrà a Glasgow nel novembre 2021. Con l’autore Alessandro Galassi dialogheranno: don Virginio Colmegna, presidente Casa della carità “Angelo Abriani”; padre Giacomo Costa, direttore di Aggiornamenti sociali; padre Joshtrom Kureethadam, coordinatore del settore Ecologia e creato del dicastero vaticano per il servizio allo sviluppo umano integrale; Daniela Padoan, scrittrice, associazione Laudato si’.
“Anamei è l’albero della salvezza. Nel passato come nel presente, gli Harakbut della regione di Madre de Dios – poche migliaia di donne e uomini dell’Amazzonia peruviana – trovano in questo mito antico la forza di resistere al saccheggio delle risorse”, spiegano i promotori. “Prima era il caucciù, ora sono le miniere d’oro clandestine a mutilare la selva e i suoi popoli”. Il mito di Anamei costituisce l’asse portante del documentario, raccontato in audio dalla poetessa Ana Varela Tafur – i cui versi sono citati in Querida Amazonia, esortazione apostolica di papa Francesco – e in video da una grafica con disegni realizzati da bambini Harakbut. Il film si articola in quattro blocchi narrativi, e racconta la febbre dell’oro nel Madre de Dios, il viaggio di Papa Francesco proprio in quelle terre, con la visita a Puerto Maldonado, il Sinodo dell’Amazzonia, con le voci di alcuni indigeni partecipanti, infine il dramma della pandemia per le popolazioni amazzoniche e il messaggio di Francesco nella piazza San Pietro deserta.
“Ho dovuto imparare ad ascoltare e a sentire, non solo con le orecchie, la voce dell’Amazzonia, portata dalle sue genti. Così ho compreso davvero Papa Francesco e quanto mistico e profondo sia il messaggio di cui il pontefice si fa tramite”, afferma il regista Alessandro Galassi.