“Il non avere più ‘alcuna sovranità temporale’ qualifica la Chiesa come più libera e indipendente nei confronti di coloro che amministrano la cosa pubblica ma non la rende certo ‘disinteressata delle cose cittadine’ né tantomeno ‘indifferente ai problemi della città’”: ha citato Paolo VI, l’arcivescovo ordinario militare per l’Italia mons. Santo Marcianò, che questa mattina ha celebrato una messa, in san Giovanni in Laterano, a Roma, in occasione del 68° raduno nazionale dei Bersaglieri, un modo per rendere omaggio ai caduti del Corpo, sulla scia del ricordo della Breccia di Porta Pia, “evento significativo”, soprattutto per la città di Roma.
“L’autorità della Chiesa non si esplicita nel campo del temporale, del politico, ma non si può e non si deve esimere dall’intervento su problemi che hanno ricaduta sulla vita delle persone, nell’ambito del sociale, nella vita stessa della comunità; la Chiesa – ha ribadito mons. Marcianò – non può tacere, ad esempio, laddove sia in gioco la difesa della vita e della dignità umana, dei valori fondamentali ad essa connessi. La sua è l’autorevolezza di chi stimola a cercare la ricchezza della Sapienza, il ‘di più’ che sovrasta gli interessi individuali e gli spazi angusti del materialismo, per guardare alle cose in una prospettiva di eternità, di carità, di giustizia”. E “il camminare dei bersaglieri è fare opere di giustizia, scegliere la giustizia, servire la giustizia”.