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“Sogno e speranza” al centro del campo estivo del Gruppo scout Grottammare2

GROTTAMMARE – Quattordici i ragazzi, dai 17 ai 21 anni del Clan Picchio Rosso appartenenti al Gruppo scout Grottammare 2 della parrocchia Gran Madre di Dio, accompagnati da quattro capi, hanno preso parte alla Route estiva scorso per un percorso di 75 chilometri che va da Cupramontana a Frasassi, attraversando Apiro, Pian dell’Elmo e Monte San Vicino. L’attività è stata incentrata nel fare strada per creare la comunità con il tema “Sogno e speranza”. «Nonostante le difficoltà organizzative riscontrate inizialmente – spiega Stefania Ruta capo Gruppo, insieme a Leonardo Marconi – per realizzare in sicurezza l’evento, una volta che messi in cammino, chilometro dopo chilometro, i ragazzi hanno ricostruito la loro comunità: pronti per ricominciare un nuovo anno con il giusto entusiasmo, ma soprattutto con obiettivi solidi verso cui puntare».

Quaranta i ragazzi, dai 12 ai 16 anni della Branca EG, che hanno preso parte al campo estivo svolto a Montedinove. «In questo specifico campo di reparto – prosegue Ruta – è emersa la grande voglia da parte dei ragazzi di staccarsi dalla quotidianità, dal cellulare e da ogni altro collegamento alla vita di tutti i giorni, soprattutto dopo questo anno e mezzo molto particolare e difficile da gestire per loro. L’attività si è rivelato fondamentale nella crescita di ogni partecipante, dal più piccolo al più grande, dove la riscoperta della natura è stata la protagonista». Mentre i bambine e bambine dagli 8 ai 11 anni della Branca LC, dall’8 al 14 agosto, si sono recati a Ficocchia: in tutto erano 32 lupetti, 6 educatori e 6 rover.

«Con un’ambientazione Medievale – conclude Stefania Ruta – i bambini hanno “incontrato” la figura di San Francesco riscoprendo la meraviglia del Creato. Inoltre non sono mancati straordinari colpi di scena fatti di incontri con abitanti di altri pianeti, incuriositi dalla meravigliosa storia del Santo. Mai come quest’anno, a causa della pandemia, i bambini hanno apprezzato la bellezza dello stare insieme godendo appieno di tutte le attività proposte: ludiche, espressive, sportive e laboratori manuali. È stata un’esperienza educativa unica che ha arricchito i cuori di tutti, grandi e piccoli. Vedere le lacrime scendere dai quei piccoli volti, nel momento dei saluti, ci ha toccato e commosso profondamente».

Luigina Pezzoli: