SAN BENEDETTO DEL TRONTO– Ha avuto inizio ieri domenica 24 ottobre la 31ª edizione del Convegno del Movimento Fides Vita, realtà che ha mosso i suoi primi passi grazie all’opera del fondatore Nicolino Pompei e che si propone di accompagnare giovani e adulti in un cammino di fede che si sforzi di essere pertinente alle esigenze della vita. Durante la settimana si alterneranno incontri, testimonianze e momenti di festa. Come in ogni precedente edizione, saranno presenti dei percorsi tematici di particolare significato culturale ed esistenziale.
«Le mostre che proponiamo – afferma la referente Barbara Falgiani – sono pienamente inserite dentro la provocazione tematica di quest’anno, ovvero quella domande e quelle risposte che aprono alla vita vera, esprimendo in Chi è il vero attaccamento, la vera affezione e certezza: la persona di Gesù Cristo».
La prima mostra si intitola Egli è qui. I maestri della letteratura europea dinanzi al Maestro e prende spunto da un’affermazione di Péguy contenuta nell’opera Il Mistero della carità di Giovanna d’Arco, nella quale Madame Gervaise afferma: “Egli è qui. Egli è qui come il primo giorno… In eterno è qui tra noi come il primo giorno…”
La mostra raccoglie e propone poesie, testi narrativi, teatrali e preghiere di esponenti della letteratura europea, moderna e contemporanea come Manzoni, Dostoevskij, Péguy, Miguel De Unamuno, Milosz, Ada Negri, Claudel, Papini, Eliot, Betocchi, Gertrud Van Le Fort e Alda Merini. La maggior parte degli autori presentati, come si può vedere è vissuta nel 1900: ognuno di loro ha sperimentato come la folle pretesa dell’uomo di “impadronirsi” della propria esistenza e del proprio destino ha sparso, più ancora che in altri secoli, immani ed atroci violenze e sofferenze ed ha raccolto morte.
Soffermandosi innanzi alla vicenda umana ed artistica di ciascuno di loro, si coglie come questi scrittori abbiano mostrato, il bisogno di mettersi alla ricerca di Gesù Cristo, di invocarlo, di incontrarlo, di ritrovarlo presente nel quotidiano. Perciò i testi presentati “fotografano” come ognuno di loro ha cercato, riconosciuto Gesù Cristo, come da lui si è lasciato sedurre come l’ha seguito e l’ha amato.
La seconda mostra – che sarà presentata dai curatori domenica 31 ottobre alle ore 12.00 – si intitola La loro vita risuona come il canto di un’umanità nobile. Gli amici della Rosa Bianca e narra la storia dei fratelli Sophie e Hans Scholl e dei compagni della loro cerchia che con estremo coraggio e passione si opposero – non ideologicamente ma con la loro amicizia – al regime nazista, opposizione che costò loro la vita, come documentato anche in un bel film del 2005. Nel contesto di uno tra i momenti più bui della storia umana, gli Amici della Rosa Bianca hanno levato la loro voce, hanno parlato, hanno scritto. Ma il loro non è stato un “discorso”: hanno usato la loro ragione, hanno vissuto la loro fede, hanno speso la loro libertà, hanno tessuto la loro amicizia nel rapporto pieno con quella realtà, e hanno mostrato a chi sono stati attaccati, chi era la loro fiducia, la loro speranza, la loro carità. Don Armando Moriconi, Assistente Spirituale del Movimento Fides Vita e fra i curatori della mostra afferma: «Qualche tempo fa con alcuni amici ci siamo imbattuti di nuovo in questa storia che in passato avevamo già avuto modo di conoscere: incontrando di nuovo queste figure ci siamo resi conto come, sebbene in un momento storico molto diverso, ci fossero dei punti che potessero essere importanti per noi che viviamo nel nostro tempo. Ci siamo soffermati in particolar modo sull’uso della ragione, sulla fede che univa questi ragazzi, sull’amicizia che li legava e sulla libertà che hanno espresso, sino all’ultimo momento della loro vita. Emerge dunque un’esperienza che è vera sempre e che pertanto è utile per ciascuno di noi. Per questo motivo abbiamo circoscritto il contesto in cui gli amici della Rosa Bianca hanno vissuto, abbiamo presentato le loro vite, mettendoci di fronte a quello che hanno scritto e hanno vissuto».