SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Celebrare un grande papa e frenare i vandali imbrattatori. Ecco i due obiettivi principali del nuovo murale che sarà inaugurato dal vescovo, Carlo Bresciani, oggi pomeriggio, 20 Novembre. L’appuntamento è alle ore 16:00, all’interno del parco “Karol Wojtyla”, all’angolo tra via Lombardia e viale De Gasperi. Su impulso dell’Antoniana Eventi (associazione che gestisce l’area verde) è sceso in campo il noto street artist William Kaine. L’opera pittorica riassume in tre passaggi l’esistenza di Giovanni Paolo II: dalla casa natale di Wadowice, passando per la basilica di San Pietro, fino al toccante rito funebre che (nell’aprile 2005) incollò su Roma gli occhi del mondo.


“Sarà il fiore all’occhiello non solo del nostro parco, ma dell’intera città” afferma Tony Alfonsi, presidente dell’Antoniana Eventi. La parete dipinta è lunga 35 metri e 30 centimetri, per una superficie totale di 68 metri quadri. “Abbiamo fatto delle ricerche – dichiara ancora Alfonsi – e possiamo dire con certezza che questo è tra i murales più grandi al mondo dedicati alla figura di Papa Wojtyla”. L’iniziativa ha visto attivarsi anche l’associazione Rialto ed i Frati Minori Convetuali che reggono la parrocchia di Sant’Antonio e dell’omonimo Comitato di quartiere, attualmente guidato da Pietro Colucci.
Come detto, all’inaugurazione parteciperà anche monsignor Carlo Bresciani, che impartirà la benedizione sull’opera. Invitato l’intero nuovo Consiglio comunale e gli ex presidenti di quartiere, compreso l’attuale senatore Giorgio Fede. “Va ricordato che le pareti su cui è stato dipinto appartengono a delle case private affacciate sul parco – dice Colucci – e mi preme sottolineare come in meno di 24 ore abbiamo avuto le autorizzazioni per poter procedere. L’opera è stata realizzata grazie ad una colletta: tra fedeli e attività produttive abbiamo raccolto circa 4mila euro”.
Al di là di questo particolare aspetto, come accennato all’inizio, il nuovo murale ha anche una sua utilità. Oltre all’abbellimento in sé, c’è la speranza di tenere lontani i writers: autentico flagello che, da anni, si abbatte su tutta la Riviera, riempiendo di scritte e scarabocchi ogni superficie, comprese le pareti del frequentatissimo “Parco Wojtyla”.
Infatti, sembra che ci sia una sorta di legge non scritta che impone un tacito rispetto per le opere di steet-art. In pratica, seguendo questo “codice d’onore” un writer non colpirebbe mai una parete dov’è presente un murale. Con il supporto dell’amministrazione comunale, l’Antoniana Eventi vorrebbe proseguire, facendo realizzare anche altri murales in giro per il quartiere Sant’Antonio. “In pratica – chiosa Alfonsi – vogliamo fare nel nostro quartiere ciò che, grazie alla manifestazione “Pittura Viva”, viene fatto al molo sud”.

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