“Saluto cordialmente i partecipanti all’Assemblea ecclesiale dell’America Latina e dei Caraibi, che si terrà dal 21 al 28 Novembre a Città del Messico con il desiderio di promuovere una Chiesa sinodale in uscita, per ravvivare lo spirito della V Conferenza generale dell’Episcopato che, ad Aparecida nel 2007, ci ha chiamati ad essere discepoli missionari”. Lo ha scritto Papa Francesco, nel messaggio inviato per l’apertura dell’Assemblea ecclesiale del Continente. Un avvenimento che favorisce la speranza, facendo intravedere “all’orizzonte il Giubileo guadalupano nel 2031 e il Giubileo della Redenzione nel 2033”.
“Vi ringrazio – ha proseguito – per la vostra presenza in questa Assemblea, che è una nuova espressione del volto latinoamericano e caraibico della nostra Chiesa, in sintonia con il processo preparatorio della XVI Assemblea generale del Sinodo dei vescovi il cui tema è ‘Per un Sinodo Chiesa: comunione, partecipazione e missione’. Sulla base di queste parole chiave, che sostengono e orientano la sinodalità – appunto, comunione, partecipazione e missione –, vorrei riflettere brevemente su due parole”.
Il primo termine è “ascolto”. Francesco ha spiegato: “Il dinamismo delle assemblee ecclesiali è nel processo di ascolto, dialogo e discernimento. In un’Assemblea, lo scambio rende più facile ‘ascoltare’ la voce di Dio fino ad ascoltare assieme a Lui il grido del popolo, e ascoltare la gente fino a respirare con essa la volontà alla quale Dio ci chiama”.
Il secondo termine è, in spagnolo, il “desborde” dello Spirito Santo: cioè il “traboccamento”, “straripamento”, l’effusione dello Spirito. “Il discernimento comunitario – ha osservato il Santo Padre – richiede molta preghiera e dialogo, per poter trovare insieme la volontà di Dio, e richiede anche di trovare percorsi di superamento che evitino che le differenze si trasformino in divisioni e polarizzazioni”.
Perciò, è l’auspicio del Papa, “chiedo al Signore che la vostra Assemblea sia espressione del ‘traboccamento’ dell’amore creatore del suo Spirito, che ci spinge a uscire senza timore per incontrare gli altri, e che incoraggia la Chiesa affinché, attraverso un processo di conversione pastorale, sia sempre più evangelizzatrice e missionaria”.