DIOCESI – Si terranno oggi e domani, Mercoledì 24 e Giovedì 25 Novembre, due incontri formativi per i cori parrocchiali e gli animatori del canto liturgico. Il primo appuntamento è per stasera alle ore 21:00 presso la Parrocchia San Pio X di San Benedetto del Tronto ed è rivolto ai laici; il secondo, invece, è per domani alle ore 10:00 presso la Parrocchia Madonna della Speranza di Grottammare ed è rivolto ai sacerdoti. Ospite illustre don Antonio Parisi, esperto altamente qualificato in materia: infatti, oltre ad essere organista e concertista da oltre quarant’anni, è anche membro di Universa Laus Internazionale e consulente per la musica sacra, nonché autore di numerosi e celebri canti liturgici.
Queste le parole di don Ulderico Ceroni, Direttore dell’Ufficio Liturgico: “Il convegno diocesano dei direttori e degli animatori liturgici è un’occasione per orientare nella giusta direzione il servizio che viene donato durante le celebrazioni liturgiche. Il canto non è un abbellimento estetico o un concerto della corale. Il canto ha il compito di preparare l’assemblea alla comunione, una qualità che gli è intrinseca, gli appartiene per sua natura: esso, infatti, procura gioia, provoca festa, mette in relazione i nostri corpi e in consonanza le nostre voci. In tal modo il canto mette in relazione anche i nostri sentimenti, il nostro cuore, provocando comunione anche nella manifestazione gioiosa della presenza del Signore in mezzo all’assemblea liturgica. Il soggetto celebrativo non è il prete o i vari servizi e ministeri all’interno della celebrazione liturgica, bensì è l’assemblea stessa. È la comunità dei fedeli, infatti, che canta il suo Signore, Lo loda e Lo glorifica anche attraverso il canto. Quest’ultimo, quindi, è il primo segno di comunione fraterna che poi diverrà piena e si consumerà attraverso la manducazione del Pane Eucaristico. Il canto liturgico dunque prepara l’assemblea a questo momento gioioso dell’incontro con il Signore, Pane Eucaristico che ci fa essere corpo di Cristo, cioè Chiesa in cammino dentro la storia che canta l’Alleluja Pasquale.”
“Per questa ragione – prosegue don Ulderico – il canto liturgico è importantissimo, perché genera dentro di noi il senso ecclesiale, il senso di fraternità, il senso della gioia e il senso di appartenenza ad una comunità che incontra il suo Signore nella celebrazione liturgica. In quest’ottica don Antonio Parisi ci aiuterà a capire che cantare la Messa vuol dire preparare l’assemblea a questo momento importante della comunione con Dio nell’Eucarestia e che quindi il canto appartiene a tutti i fedeli, non solo alla corale, la quale, al contrario, ha il compito importantissimo di sostenere, incoraggiare, accompagnare e animare il canto di tutta l’assemblea.”
0 commenti