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FOTO Monteprandone, conclusi i grandi festeggiamenti in onore di San Giacomo della Marca

MONTEPRANDONE – Si sono conclusi  sabato 27 e domenica 28 Novembre a Monteprandone i festeggiamenti  in onore di San Giacomo della Marca, Patrono della città e dei Frati Minori delle Marche.

Sabato 27, alle ore 12:00, presso il Santuario a Lui dedicato, si è svolta una Celebrazione Eucaristica presieduta dal Vescovo della nostra Diocesi, Carlo Bresciani, e concelebrata dai frati del Santuario e da altri Presbiteri della Vicaria. Presenti anche alcuni fedeli, ma in numero ridotto a causa delle restrizioni legate alla pandemia.

Queste le parole del Vescovo Bresciani durante l’omelia: “Oggi celebriamo la festa di S. Giacomo della Marca, un uomo tutto dedito all’amore di Dio e della Chiesa. Di lui lodiamo le meraviglie che Dio ha operato nella sua vita, in lui ammiriamo infatti l’opera di Dio: questo rafforza la nostra fede e, venerando lui, come tutti gli altri Santi, lodiamo anche Dio.
Il primo insegnamento ci viene dalle scelte che fa questo santo: Giacomo era un giovane avviato ad una brillantissima carriera da giudice, aveva davanti a sé una strada di grande successo; eppure la lasciò, perché, ad un certo punto della sua vita, giunse nel suo cuore la domanda centrale che ognuno di noi si pone: ‘Cosa metto al centro della mia vita?’. Giacomo scoprì, attraverso l’ordine francescano, la centralità della vita, cioè Gesù. Tentati – come siamo – dal successo, che ci viene presentato come un obiettivo da raggiungere, e abituati – come siamo – a pensare che scegliere Gesù sia un’abitudine del passato, quanti di noi oggi seguirebbero il suo esempio? Cosa siamo disposti a lasciare per Gesù? In che modo mettiamo al centro della nostra vita Gesù?
Ecco poi il secondo spunto di riflessione che ci viene dalla vita del nostro santo: chiunque legga la biografia di Giacomo ne resta stupito, perché è una vita molto attiva: Giacomo venne mandato da Dio a predicare in tanti luoghi, proprio come dice il Vangelo di oggi che ci ricorda che Gesù scelse i suoi discepoli e li inviò. Non seduti in poltrona, ma mandati! Ora chiediamoci: ‘Dove è arrivato quest’uomo?’ All’epoca non c’erano i moderni mezzi di trasporto, bensì si andava a piedi, chi era fortunato magari aveva anche un cavallo. Eppure, anche in queste condizioni, Giacomo raggiunse luoghi molto lontani fra loro: Napoli, Firenze, Brescia, Austria, Ungheria. Mosso da che cosa? Solo dall’amore di Dio. Portava avanti la predicazione in tutti i modi possibili. Noi, sull’esempio di San Giacomo, come cristiani, non dobbiamo restare nascosti, bensì partire e annunciare! Questo non significa che dobbiamo metterci fisicamente a camminare, ma che possiamo seguire Cristo, nonostante le difficoltà del momento storico che viviamo, senza scoraggiarci e mossi solo dall’amore di Dio, come Giacomo.
Infine vorrei sottolineare anche un altro aspetto della vita del nostro santo. Obbediente al papa e senza contestare, egli partiva: dunque anche questo ci insegna San Giacomo, ad essere obbedienti alla Chiesa. Egli, infatti, aveva la capacità di servire, ascoltando la Chiesa; in Giacomo l’Amore per Gesù è passato sempre attraverso la dedizione per la Chiesa. Così possiamo fare anche noi. Il nostro impegno perciò deve essere quello di vivere come Chiesa. Anche se qualche scelta non ci piace, non critichiamo, perché rischiamo di prendere una parte di verità e farla diventare universale, senza obbedire al papa, al vescovo, al sacerdote. Invece San Giacomo ci insegna che ci sono le verità eterne e sono quelle che ci rendono Chiesa.
Dunque oggi veneriamo San Giacomo della Marca e lo ringraziamo per aver tracciato la strada, ma soprattutto seguiamo il suo esempio, anche se in contesti storici cambiati, ma con gli stessi fondamenti, perché il modo migliore per venerare i santi è quello di imitarli.”

Al termine della Messa, il Vescovo Bresciani, i Frati ed i Presbiteri, seguiti dai fedeli presenti, si sono recati davanti alle reliquie del Santo per dire insieme una preghiera. Infine tutti i presenti si sono recati nel chiostro per gustare un piccolo buffet preparato per l’occasione, ovviamente distanziati nel rispetto delle norme anti-Covid.

Domenica 28 è stata celebrata un’altra solenne Messa in onore del Santo, presieduta da padre Simone Giampieri, Ministro Provinciale della Provincia Picena San Giacomo della Marca dei Frati Minori, e concelebrata da padre Michele Massaccio, padre guardiano del Convento, e da Don Vincent Ifeme, parroco della Chiesa San Nicolò a Monteprandone.

Prima dell’ingresso in chiesa, la statua del Santo è stata portata in processione sul piazzale del Convento, dove erano schierati i Sindaci con rispettivi Gonfaloni dei Comuni che fanno parte della Rete delle Città di San Giacomo della Marca. Presenti le Municipalità di Acquaviva Picena, Alba Adriatica, Ancarano, Ascoli Piceno, Carassai, Castel di Lama, Castiglione delle Stiviere, Castorano, Civitella del Tronto, Colonnella, Cupra Marittima, Cupramontana, Fermo, Giulianova, Loreto, Martinsicuro, Matelica, Monsampolo del Tronto, Monteprandone, Ripatransone, San Benedetto del Tronto, Sant’Elpidio a Mare, Sarnano, Tortoreto. Presente anche il Gonfalone della Regione Marche, in quanto San Giacomo, oltre ad essere patrono di Monteprandone, è compatrono della Regione Marche. Numerose le autorità religiose, civili e militari che non hanno voluto mancare al momento culmine dei festeggiamenti religiosi in onore del Santo Patrono: il Senatore Giorgio Fede, il Consigliere regionale Andrea Assenti, il Comandante dei Carabinieri di San Benedetto del Tronto Capitano Francesco Tessitore, il Comandante della Guardia di Finanza di San Benedetto Capitano Nicola Di Benedetto, il tenente di Vascello Tiziano D’Angelo della Capitaneria di Porto di San Benedetto, il Comandante dei Carabinieri di Monteprandone Luogotenente Gabriele Luciani e il Comandante della Polizia Locale di Monteprandone Eugenio Vendrame.

Al termine della celebrazione, il sindaco Sergio Loggi ha offerto l’olio della lampada all’altare del Santo insieme alle autorità religiose, civili e militari.
“Si è rinnovata la tradizionale offerta dell’olio per la lampada all’altare del Santo – dichiara il sindaco Loggi – un momento toccante che quest’anno ho potuto condividere con i miei concittadini e i colleghi Sindaci delle Municipalità che fanno parte della Rete delle Città di San Giacomo. Li ringrazio per la loro presenza. Con profonda gratitudine verso San Giacomo, ho chiesto la Sua protezione sulla comunità di Monteprandone e su tutte le comunità nelle quali il Santo ha operato come uomo di fede e di cultura”.

Il sindaco Loggi ha anche omaggiato le autorità presenti con un ritratto di San Giacomo, dipinto dall’artista monteprandonese Sabrina Spurio e realizzato dal Comune di Monteprandone in occasione del Ventennale del rientro delle spoglie del Santo da Napoli nelle sua terra natia.

 

Carletta Di Blasio: