“Noi delle volte litighiamo, questo succede, tante volte alziamo la voce e volano anche i piatti, ma l’importante è che questo non danneggi la vita del matrimonio”. Lo ha detto, a braccio, il Papa, che al termine della catechesi dell’udienza di oggi, pronunciata in Aula Paolo VI e dedicata alla figura di Giuseppe, “uomo giusto” e promesso sposo di Maria, ha esortato gli sposi a passare dalle logiche del fidanzamento “all’amore maturo di tutti i giorni”. “Non finire mai la giornata senza fare la pace”, l’invito di Francesco: “La vendetta del giorno dopo è pericolosissima: non permettete che il giorno dopo cominci la guerra”. “Ricordatevi sempre: mai finire la giornata senza fare la pace”, ha ripetuto il Papa, secondo il quale “passare dal fidanzamento all’amore maturo è esigente, ma dobbiamo andare su questa strada”. Alla fine, una preghiera a San Giuseppe: “San Giuseppe, tu che hai amato Maria con libertà, e hai scelto di rinunciare al tuo immaginario per fare spazio alla realtà, aiuta ognuno di noi a lasciarci sorprendere da Dio e ad accogliere la vita non come un imprevisto da cui difendersi, ma come un mistero che nasconde il segreto della vera gioia. Ottieni a tutti i fidanzati cristiani la gioia e la radicalità, conservando però sempre la consapevolezza che solo la misericordia e il perdono rendono possibile l’amore. Amen”.

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