LORETO – Il 10 dicembre alle ore 17.00 S.Em Card. Pietro Parolin Segretario di Stato Vaticano ha chiuso la Porta Santa del Giubileo Lauretano.
Il Giubileo era stato benevolmente concesso da Papa Francesco nel 2019 in occasione dei 100 anni della proclamazione della Madonna di Loreto Patrona Universale di tutti gli aeronauti, e prorogato di una anno a causa della pandemia.
Il Cardinale nella sua omelia ha voluto ricordare come due giorni fa nel giorno dell’Immacolata Concezione Papa Francesco ha ricordato nell’Angelus il Giubileo Lauretano associando la Chiusura della Porta Santa anche alla recente chiusura dell’Anno dedicato a San Giuseppe.
Al termine della celebrazione Mons. Fabio dal Cin Arcivescovo Delegato Pontificio di Loreto ha ringraziato quanti si sono prodigati per rendere a tutti i fedeli disponibile l’esperienza del Giubileo, non solo a Loreto, ma in tutto il mondo grazie anche alla grande Peregrinatio Mariae, da poco conclusa, che ha toccato 22 aeroporti in Italia e 9 nazioni nel mondo.
Ringraziamento S.E. Mons. Fabio Dal Cin Arcivescovo Prelato di Loreto e Delegato Pontificio: “Con le parole della Vergine eleviamo a Dio l’espressione della nostra profonda riconoscenza per il tempo di grazia che è stato il Giubileo Lauretano. E nel Signore, ringrazio tutti voi qui presenti e quanti siete uniti in preghiera dalle vostre case.
Ringrazio S.Em.za il Card. Pietro Parolin che ha presieduto questa celebrazione, come due anni fa aprì la porta Santa. Grazie, Eminenza, per la sua testimonianza di fede e preghiera e per la profonda meditazione che ci ha donato. La sua presenza ci rende ancora più vicina la persona del Santo Padre, Papa Francesco, al quale desideriamo inviare la nostra filiale gratitudine per aver concesso, e poi prolungato di un anno, questo Giubileo. Ringrazio tutte le autorità rappresentanti delle varie Istituzioni ecclesiali, civili, militari e accademiche e gli operatori dei molteplici servizi del volontariato, dell’ordine pubblico, della comunicazione sociale. Il mio pensiero si estende a tutti i loretani e pellegrini in particolare a quanti si trovano in situazioni di difficoltà e di disagio. Fin dall’inizio di questi due anni, in molti abbiamo condiviso l’entusiasmo, organizzando quanto fosse nelle nostre possibilità, perché la Grazia giubilare fluisse nella vita delle donne e degli uomini desiderosi di onorare la Patrona del mondo dell’aviazione e di visitare la sua Santa Casa. Similmente è stato l’impegno perché, attraverso il pellegrinaggio nei cieli dell’Immagine della Vergine di Loreto, la stessa Grazia giungesse nelle terre più lontane e a quante più persone possibili.
Erano passati appena tre mesi dall’apertura della Porta Santa e dall’inizio della Peregrinatio Mariae, quando tutti i nostri progetti sono stati drasticamente ridimensionati; quando non un singolo Paese o Continente, ma l’umanità intera, ha dovuto ripensare la propria vita nelle forme e nella sostanza. E tra le tante categorie lavorative fornitrici di servizi, è stata proprio quella legata al trasporto aereo ad essere tra le più colpite dalla crisi sanitaria mondiale. La pandemia però non ha interrotto l’azione della Grazia giubilare.
Per altre strade si è riversata abbondante nel cuore di quanti si sono affidati a Maria. Siamo stati costretti a lungo alla distanza fisica, ma abbiamo capito che questo limite, se vissuto nella comunione della preghiera e con il desiderio di conversione, poteva trasformarsi e, di fatto, si è trasformato in chiamata alla Santità, a “volare alto”, rivolgendo mente e cuore a Dio per affrontare con Maria la realtà di ogni giorno. Nei luoghi più lontani, seguendo le dirette tv di celebrazioni e di eventi spirituali attraverso i mezzi di comunicazione, la Santa Casa è entrata nelle case dei fedeli che hanno potuto attingere alla grazia del Giubileo per trovare consolazione e speranza. Nulla può limitare o interrompere l’azione della Grazia divina! Questo abbiamo imparato! E l’abbiamo visto in quanti sono venuti pellegrini qui a Loreto nei mesi scorsi. Basti pensare che da maggio o ad oggi i fedeli che hanno sostato in preghiera nella Santa casa sono stati ben oltre 600 mila. A tutte le Istituzioni e a coloro che in questo Santuario, nel mondo dell’aeronautica, negli aeroporti, a livello regionale, nazionale ed internazionale si sono prodigati, per aiutare le persone a vivere il Giubileo, giunga il più sentito ringraziamento! Il Giubileo Lauretano è stato un grande tempo di paziente semina. La conclusione di questa sera è come la fine di una giornata che in sé contiene già l’affacciarsi dell’alba di un nuovo giorno. La grazia di questo tempo benedetto si prolunghi nei prossimi anni per il bene dei pellegrini e di tutti i fedeli, perseguendo la missione pastorale indicata dal Santo Padre: per le famiglie, per i giovani per i malati. Ci aiuti Maria a cantare fiduciosi la nostra lode al Signore che ha compiuto meraviglie, e ci ha colmati della sua misericordia!”