SAN BENEDETTO DEL TRONTO – 30 anni fa Don Francesco Ciabattoni iniziava il suo cammino sacerdotale. Un percorso vivificante che gli ultimi 10 anni lo ha portato a camminare con la comunità Sacra Famiglia di Ragnola. Ed è proprio questa comunità che con grande gioia, l’8 dicembre 2021 ha ringraziato il Signore per averle donato un sacerdote ricco di grazia, ospitalità e amore.
All’inizio della santa messa solenne, due segni sono stati posti sotto l’altare, in memoria dell’ordinazione presbiterale: due bastoni e la benedizione di papa Francesco. I legni indicano la benevolenza e l’unione (Zaccaria 11, 7), doni dello Spirito Santo affinché il cuore del sacerdote continui ad essere benevolo e perseverante nell’unità. La benedizione apostolica è il dono che Papa Francesco ha impartito per l’occorrenza.
Don Francesco, originario di Grottammare, è stato consacrato sacerdote nella Chiesa di San Pio V dal Vescovo S.E.R Mons. Giuseppe Chiaretti il 7 dicembre 1991, giorno che benedice con il ricordo della promessa di servire il Signore per sempre, di una donazione a vita.
Per celebrare il 30 anniversario, i collaboratori parrocchiali gli hanno reso omaggio con una casula ed una stola, nel ringraziare la quotidianità del suo ministero; l’intera comunità gli ha fatto dono di una pianta di mandorlo, simbolo biblico di novità, di vigilanza e di vita (Ger. 1, 5. 11-12)
Al termine della messa, l’intervento di Tony Marconi, segretario del neo costituito consiglio pastorale parrocchiale, ha ripercorso i 30 anni di emozioni trascorsi al servizio degli ultimi, concludendo con l’augurio di proseguire, con l’aiuto di Dio nel ministero pastorale e di discernere sempre la strada giusta da percorrere.
“Dio ti ha chiamato, da 30 anni, come Geremia, a vedere le cose in modo nuovo, guardando la vita e la realtà oltre le apparenze. Questo è l’augurio della comunità parrocchiale della Sacra Famiglia: che tu possa sempre essere sentinella della parola di Dio, che Dio possa continuare a vigilare su di te perché ogni sua parola abbia compimento, che le avversità continuino ad essere occasione per diventare forti nella speranza, che tu possa continuare a piantare e ad edificare, per poi raccogliere e godere di ciò che è hai costruito, che insieme alla comunità, tu possa aspettare fiducioso il compimento della Parola, secondo le modalità di Dio e nel tempo da lui stabilito.”
Prima della benedizione don Francesco ha affidato il suo giubileo sacerdotale e tutta la comunità a Maria Immacolata, perché possa continuare a lodare Dio e ricevere le benedizioni spirituali promesse. Nella preghiera ha ricordato i genitori ed il vescovo che lo ha consacrato. Ha dedicato un ringraziamento alla comunità, agli amici, ai parenti e alle persone care; con spirito di sorpresa, ha accolto i doni dell’affetto della comunità, con una richiesta: “Pregate per me, perché possa mettere la mia vita al servizio di Dio in modo sincero, gratuito e vero, sempre più totalmente. La mia vita vuole rendere le persone felici sempre di più, sia a livello spirituale, che materiale.”
Al termine della celebrazione, i fedeli si sono ritrovati per un momento conviviale e per continuare i festeggiamenti.
La festa è proseguita domenica 12 dicembre quando i bambini e ragazzi del catechismo hanno omaggiato don Francesco con dei sassi dipinti: “siano messaggeri dei nostri pensieri. Proprio come in noi bambini, possa trovare in essi un sorriso ed un arcobaleno”.