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I vincitori della sesta edizione del Premio “Giuseppe De Carli”

Laura Galimberti (RomaSette.it), Stefano Leszczynski (Radio Vaticana), Giammarco Sicuro (Tg2 Rai) e Sara Lucaroni (Avvenire) sono i vincitori della sesta edizione del Premio “Giuseppe De Carli”, promosso dall’Associazione culturale “Giuseppe De Carli” con la collaborazione dei Comitati “Informazione, migranti e rifugiati” e “Giornalismo e tradizioni religiose” e della Facoltà di Comunicazione Istituzionale della Pontificia Università della Santa Croce.

La consegna dei premi questo pomeriggio (16 dicembre) alla Santa Croce in una cerimonia che, dopo i saluti istituzionali del prof. Daniele Arasa (decano della Facoltà di comunicazione) e del prof. Giovanni Tridente (vice presidente dell’Associazione De Carli), è stata introdotta da una tavola rotonda su un tema di particolare attualità: “Dalla pandemia al cammino sinodale per una Chiesa dell’ascolto”.

Ne hanno discusso sr. Nathalie Becquart, sottosegretaria del Sinodo dei Vescovi, Andrea Gagliarducci, vaticanista di EWTN/Aci Group e Jaime Cárdenas, docente della Facoltà di Comunicazione della Santa Croce. A moderare i tre relatori, Alessandra Ferraro, caporedattore Rai e da sempre a fianco dell’Associazione “Giuseppe De Carli”.

Solidarietà in pandemia
Tornando all’attesa premiazione, Laura Galimberti si è aggiudicata la vittoria nella sezione “Chiesa e pandemia”, con l’opera Quel virus che “ricentra”. Diario di una Chiesa domestica (RomaSette.it) nella quale racconta con efficacia la vita di una parrocchia romana e, attorno ad essa, delle chiese domestiche animate da numerose famiglie che, durante il periodo del lockdown, hanno mantenuto vivi la preghiera, la solidarietà e tutti quei valori percepiti con più forza durante le restrizioni.

La sezione “Comunicazione e migranti” ha visto un ex aequo: Stefano Leszczynski (Radio Vaticana) con Non mi chiamo rifugiato. La storia di Moussa fuggito dal Mali e Giammarco Sicuro (Tg2 Rai) con il servizio L’accampamento dei bambini.

Storie di migrazioni e soprusi

Leszczynski ha proposto, con la narrazione dell’odissea del giovane Moussa, una nuova forma di comunicazione delle storie di migrazione: non solo testimonianze di rifugiati ma narrazioni ricche di approfondimenti, empatia e informazione, con grande forza comunicativa, completezza e accuratezza.
Il giornalista Rai Giammarco Sicuro è stato premiato per un servizio dal notevole impatto comunicativo, dal momento che i video sono stati girati direttamente dall’autore nei luoghi oggetto del racconto. Magistrale la scrittura della sceneggiatura, efficace la denuncia delle vessazioni burocratiche, il ruolo dei Cartelli nel decidere vita e morte di tante persone disperate, lo strazio delle famiglie divise.

La tragedia degli Yazidi
La terza sezione – “Informazione e tradizioni religiose” – ha premiato Sara Lucaroni (Avvenire) con l’articolo La famiglia icona dell’esodo yazida ha ritrovato casa. Attraverso questa vicenda privata, i cui protagonisti sono presentati nella loro dimensione individuale, l’autrice riesce a far rivivere la tragedia collettiva degli Yazidi, con mirabile precisione nella ricostruzione degli eventi, partecipazione umana, stile coinvolgente e forza comunicativa.

“La novità di quest’anno – spiegano Elisabetta Lo Iacono e Giovanni Tridente, fondatori dell’Associazione Giuseppe De Carli – è stata l’introduzione di due nuove sezioni, grazie alla collaborazione con i Comitati Informazione, migranti e rifugiati e Giornalismo e tradizioni religiose, che ha ampliato le aree tematiche su questioni centrali per la società e attorno alle quali la Chiesa sta dimostrando particolare sensibilità. Quello che non rappresenta una novità è l’elevato livello dei lavori partecipanti, segno di un’informazione di qualità trasversale alle testate religiose e laiche e che, da qualche anno, trovano il riconoscimento con questo Premio, nato per ricordare un grande professionista qual era Giuseppe De Carli”.

Nel corso della cerimonia sono intervenuti anche Luca Collodi, caporedattore di Radio Vaticana Italia, in rappresentanza dei giurati della sezione “Chiesa e pandemia” (Maria Laura Conte, Assunta Corbo e Carlo Fontana) e i responsabili dei due Comitati al cui interno sono state costituite le rispettive giurie.

Il Premio “Giuseppe De Carli” è sostenuto da BPER Banca, rappresentata alla cerimonia dal dott. Angelo Amodeo, direttore regionale Lazio.

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