Di Daniela Litta, foto di Valeria Onori
MONTEDINOVE– A conclusione del tempo di Natale, la Chiesa celebra il Battesimo di Gesù, ricevuto da Giovanni Battista, nel fiume Giordano.
Contestualmente a questa solennità religiosa, domenica 9 gennaio, ha fatto visita, alla Comunità Parrocchiale Montedinovese, Monsignor Carlo Bresciani, Vescovo della Diocesi di San Benedetto del Tronto – Ripatransone – Montalto, che ha presieduto la santa messa.
Il Vescovo era presente in particolare per la benedizione dell’altare della Chiesa di San Lorenzo Martire.
Il nuovo altare è stato ristrutturato mediante il recupero di un vecchio pannello rinvenuto presso le soffitte del Convento dei Frati Minori Francescani, al quale è annessa la Chiesa intitolata a San Tommaso Becket di Canterbury.
Il pannello che ha restituito una nuova armonia all’ arredo e ai beni presenti all’ interno della chiesa, è stato sottoposto a restauro e mediante un lavoro sapiente e certosino ha riacquisito bellezza e proporzione.
Proprio riguardo a questi concetti di bellezza, armonia e cura si è soffermato Monsignor Carlo Bresciani, invitando i presenti a riflettere su quanto sia importante conservare bene, avere riguardo e quindi non trascurare i beni di cui tutta la comunità ha responsabilità di custodire, traslando infine questi concetti al significato più spirituale dell’ altare, che è offerta eucaristica.
La celebrazione ricorda l’umiltà di Cristo che si immerge nel Battesimo, con il fine di donare se stesso per la salvezza di tutti.
La vera ricchezza, la ricchezza spirituale, corrisponde a quanto più piccoli e disponibili al dono di noi stessi, per il bene del prossimo, siamo protesi.
Immediatamente dopo, l’ altare è stato rivestitito e a testimonianza del rito, sono state firmate le Pergamene che rimarranno negli archivi della Chiesa.
Al termine della celebrazione ha portato il suo saluto anche il Sindaco di Montedinove, Antonio Del Duca, che ha rinnovato le parole di Monsignor Bresciani circa l’ importanza di avere cura di tutto, dai beni di cui gode la comunità alle relazioni che tengono viva la nostra collettività e, quanto quest’ ultime, debbano supportare chi è in difficoltà, non soltanto a parole, ma fattivamente.
Un invito alla coesione, alla cooperazione, alla compattezza, dopo momenti di forte disorientamento, prima con gli accadimenti di carattere sismico, poi con gli ultimi eventi legati alla pandemia.
Tutta la cerimonia è stata animata liturgicamente dal coro parrocchiale e hanno prestato il loro servizio all’altare anche dei giovanissimi e solerti chierichetti.
Un nuovo anno liturgico si prospetta per la Chiesa e i suoi credenti, da vivere con speranza e impegno e con sempre rinnovata fiducia nell’ amore di Cristo.
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