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Jacopo, 24 anni, volontario Banco alimentare: «Grazie a mio padre sono diventato volontario»

SAN BENEDETTO DEL TRONTOJacopo Di Giacinti è tra i giovani che collaborano con il Banco Alimentare di San Benedetto. Una realtà che si occupa di raccogliere le eccedenze di produzione di cibo per poi ridistribuirle agli enti che portano un po’ di sostegno alle persone in stato di bisogno. Per quanto riguarda il nostro territorio la sede del Magazzino si trova in via Valle Piana a Porto d’Ascoli.

Jacopo grazie al lavoro del Banco Alimentare circa 7mila persone, che vivono nei comuni della Riviera, trovano sostegno con la donazione di alimenti a lunga conservazione, come pasta, legumi, passate di pomodoro e prodotti per l’infanzia. Come si è avvicinato a questa realtà?
Ho iniziato diversi anni fa grazie a mio padre. Ero ancora un bambino quando lui partecipava come volontario alla Colletta Alimentare. Un’iniziativa ormai giunta alla 25esima edizione e quest’anno, è tornata in presenza dopo che lo scorso anno, a causa della pandemia, i volontari non sono potuti essere presenti nei vari punti vendita del territorio che aderiscono a questo evento di solidarietà. E proprio guardando mio padre che era tra questi volontari, ho iniziato anch’io a prenderne parte.

Jacopo lei ha iniziato come volontari e adesso svolge il Servizio civile, sempre all’interno del Banco Alimentare.
Da ormai sette mesi sto svolgendo questa esperienza presso il Banco alimentare di san Benedetto del Tronto. E dopo molti anni come volontario alla Colletta alimentare ho deciso quindi di avvicinarmi ancora di più a questo mondo per fare nuove esperienze, per capire anche i reali bisogni delle persone.

In generale la Fondazione Banco Alimentare onlus non ha scopo di lucro e si propone l’esclusivo perseguimento di finalità di solidarietà sociale nei settori dell’assistenza sociale e della beneficenza, nel solco della tradizione cristiana, della dottrina sociale della Chiesa e del suo Magistero, secondo il principio di sussidiarietà e secondo la concezione educativa del “Condividere i bisogni per condividere il senso della vita”. Per raggiungere questi obiettivi, provvede in particolare: alla raccolta delle eccedenze di produzione agricole, dell’industria alimentare, della Grande Distribuzione e della Ristorazione organizzata; alla raccolta di generi alimentari presso i centri della Grande Distribuzione nel corso della Giornata Nazionale della Colletta Alimentare; alla ridistribuzione ad enti che si occupano di assistenza e di aiuto ai poveri, agli emarginati e, in generale, a tutte le persone in stato di bisogno.  Lei di che cosa si occupa in particolare?
Porto avanti diverse attività, in particolare aiuto nella distribuzione dei prodotti alimentari che vengono raccolti, attraverso diversi canali, nel nostro Magazzino di San Benedetto del Tronto per poi essere ridistribuiti agli enti e alle associazioni del territorio che si occupano di assistere famiglie bisognose. E posso affermare di essere pienamente soddisfatto della scelta che ho preso. Sicuramente è un’attività che mi porta a vivere emozioni importanti.

Consiglia dunque ai giovani come lei di fare la sua stessa esperienza?
Consiglio fortemente ai miei coetanei di fare questa esperienza perché ti permettere di crescere da un punto di vista personale e dunque caratteriale. Inoltre ti permette di capire i reali bisogni delle persone.

 

 

 

Luigina Pezzoli: