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La candelora ad Acquaviva Picena

ACQUAVIVA PICENA – Il 2 febbraio la Chiesa celebra la festa della Presentazione di Gesù al tempio e la purificazione di Maria. Ad Acquaviva Picena durante la Messa delle 18:00 sono state benedette le candele.

Nell’omelia don Giuseppe ha detto: “Gesù viene portato al tempio in braccio a suo padre e a sua madre, si presenta come un Dio che viene portato in braccio. A questo punto ci poniamo una domanda: “In quale Dio crediamo noi?”. In un Dio che ci mette paura o un Dio che viene nella nostra vita come un bambino portato in braccio? Un Dio che nessuno può contenere, un Dio grande e maestoso, si fa accogliere tra le nostre braccia. Il senso di questa festa è che Dio viene incontro al suo popolo. Non dobbiamo temere la potenza di Dio, ma preoccuparci del fatto che non lo riconosciamo povero, umile e piccolo. Rischiamo di non riconoscerlo proprio per la modalità della sua venuta. Siamo chiamati a vedere la venuta di Gesù come quella luce della candela, piccolina, non è una luce che acceca. Gesù viene nella nostra vita come luce, come una piccola luce, perché non è invadente, Gesù è l’Amore e proprio come l’amore è presente, ma non è ingombrante, si fa accettare e si fa rifiutare.

Simeone e Anna per anni hanno atteso la venuta di Gesù e hanno ricevuto la gioia di poterlo accogliere. Lo hanno riconosciuto perché per anni hanno vegliato e hanno atteso. Noi dobbiamo porci delle domande: Noi chi attendiamo? Di cosa è piena la nostra attesa?

L’attesa ci dice la qualità dell’incontro con Dio. Noi spesso ci dimentichiamo dello Spirito Santo, purtroppo per secoli nella Chiesa c’è stato l’oblio dello Spirito Santo, ma in queste Scritture ci viene detto che lo Spirito Santo era con Simeone, che gli parlava. Un tempo le parole si risparmiavano, quindi se l’evangelista Luca ripete per tre volte: Spirito Santo, è perché la terza Persona della Trinità è fondamentale, senza lo Spirito Santo non riconosceremmo Dio. Lo Spirito Santo è il modo con il quale Dio ha scelto di essere in mezzo a noi; dello Spirito Santo se ne parla sempre troppo poco, lo preghiamo troppo poco. La vita spirituale è la vita guidata dallo Spirito Santo, senza lo Spirito Santo, Simeone non sarebbe riuscito a riconoscere Dio. In questa festa, che è l’incontro di Dio con il Suo popolo, chiediamo il dono di farci illuminare il cammino dal Signore. Non siamo arrivati, siamo tutti in cammino. Simeone e Anna erano anziani, ma non hanno mai smesso di sperare, mai stanchi di aspettare.”