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I.I.S. Fazzini – Mercantini, intervista ai rappresentanti di istituto: Yassine Ben Salem, Francesco Brinci, Eleonora Eusebi e Francesca Sciarra

SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Come giornale diocesano vogliamo conoscere ancora più da vicino le Scuole Superiori della nostra Diocesi e lo facciamo dando voce alla parte migliore di esse, cioè gli studenti, fonte inesauribile di energie ed entusiasmo, anche in tempi di pandemia.
Dopo aver incontrato gli studenti del Liceo Scientifico Benedetto Rosetti, del Liceo Classico Leopardi – Ciccarelli, dell’Ipsia Guastaferro e dell’Istituto Alberghiero Buscemi, proseguiamo il nostro viaggio virtuale con l’Istituto di Istruzione Superiore “Fazzini – Mercantini”, i cui nuovi rappresentanti di istituto, per la componente studenti, sono: Yassine Ben Salem, Francesco Brinci, Eleonora Eusebi e Francesca Sciarra. I giovani studenti, provati da questi lunghi mesi di pandemia, ci raccontano la loro grande voglia di normalità e ci illustrano i progetti svolti nel trimestre e le iniziative previste per il pentamestre appena iniziato.

 

Francesca Sciarra, che frequenta il quarto anno dell’indirizzo Turistico, racconta: “Questi ultimi due anni, a causa della pandemia, sono stati particolarmente duri per noi ragazzi, soprattutto in ambito scolastico dove passiamo molte ore. Credo che sia stato un periodo complicato un po’ per tutti, anche per gli adulti, perché ha sconvolto la quotidianità di tutti noi, ma nel nostro caso ha stravolto il modo stesso di fare scuola e ci ha negato molte esperienze. Inizialmente si pensava che la didattica a distanza sarebbe durata solo due settimane, ma poi la situazione si è fatta più seria e, tra una cosa e l’altra, abbiamo trascorso in quel modo due anni scolastici. Quest’anno la situazione forse è leggermente migliore a livello di pericolosità del virus, ma a scuola ancora non si sa come gestirla al meglio e con continuità, perché le regole cambiano frequentemente. Tutta questa condizione su noi ragazzi ha un peso enorme: fra noi compagni non c’è più una relazione, un confronto di idee. Siamo stati per un anno intero dietro ad uno schermo che ci ha molto allontanato. In dad non c’è molta partecipazione, non siamo così motivati come quando siamo in classe e i professori sono scoraggiati per il fatto di dover fare lezione a metà classe attraverso un computer e all’altra metà in presenza, con situazioni che cambiano continuamente, senza non poter stare a contatto con tutta la classe unita. Anche le belle esperienze che legano di più noi studenti in questi ultimi due anni non sono esistite: non abbiamo potuto fare gite scolastiche, né le due classiche settimane di alternanza scuola-lavoro che per noi sono molto importanti. Ci auguriamo tutti che i prossimi mesi ci riservino buone cose, per almeno chiudere in bellezza l’anno, ovvero in presenza insieme ai compagni di classe e ai professori!

Anche Francesco Brinci, che frequenta il quarto anno del Liceo Scientifico Scienze Applicate, racconta: “Personalmente mi sono candidato come rappresentante d’istituto poiché speravo di riportare questa scuola, almeno in parte, a com’era nella situazione prima della pandemia. Confrontandoci con gli altri studenti e sentendo forte la loro voglia di tornare alla normalità per avere maggiori interazioni sociali all’interno dell’ambiente scolastico, abbiamo promesso loro di realizzare diversi progetti. A causa delle recenti restrizioni imposte dal Governo, alcuni di essi sono slittati; tuttavia, durante i mesi in cui abbiamo ricoperto questo incarico, siamo riusciti a mantenere fede alle nostre promesse. Prima delle vacanze natalizie, abbiamo organizzato una tombola d’istituto un po’ particolare: tutte le classi si sono collegate in via telematica tramite Google Meet; aiutato da alcuni docenti e da altri studenti, abbiamo provveduto anche alla distribuzione delle cartelle nelle varie classi e alla fine siamo riusciti anche a consegnare i premi ai vincitori. Non potendo muoverci liberamente all’interno della scuola e non riuscendo ad avere rapporti con i ragazzi delle altre classi, abbiamo pensato ad un’altra iniziativa che magari può sembrare banale, ma che ci ha unito molto: abbiamo creato un gruppo WhatsApp di cui fanno parte, su scelta volontaria, la maggior parte degli studenti dell’istituto. Purtroppo il tempo utile del trimestre che possiamo dedicare ai nostri progetti è ridotto: considerando, infatti, che le elezioni avvengono nel mese di Ottobre, abbiamo circa due mesi scarsi di attività come rappresentanti e quindi il tempo passa in fretta. Tuttavia abbiamo cercato fin dall’inizio di dare risposte concrete ai nostri colleghi studenti che chiedono di tornare a tessere le maglie dei rapporti sociali: l’amicizia, infatti, ci aiuta a superare la solitudine e la noia.”

Yassine Ben Salem, che frequenta il quarto anno dell’indirizzo Informatico, ci illustra i progetti che dovrebbero essere attuati nel pentamestre, quindi dalla metà di Dicembre fino alla metà di Giugno: “Purtroppo il Covid ha imposto nuove modalità di lavoro in tanti settori, ma in campo sanitario e scolastico l’impatto è stato maggiore. Per quanto ci riguarda, abbiamo dovuto imparare a seguire prima le lezioni a distanza, ora le lezioni miste, durante le quali alcuni studenti sono a casa, altri a scuola. Abbiamo anche restrizioni che riguardano la socialità a scuola: non possiamo più condividere la ricreazione con altre classi nel cortile dell’istituto, né possiamo muoverci liberamente nelle aule, non possiamo più andare a parlare con l’amico che più ci aggrada o magari alla ragazza che ci piace. Per questo motivo ho deciso di candidarmi di nuovo: mi sono reso conto che alcuni punti del nostro programma non erano stati concretizzati lo scorso anno o perlomeno concretizzati parzialmente; allora ho pensato di riproporli quest’anno perché tengo veramente tanto a realizzarli. Si tratta, infatti, di progetti che consentono a noi ragazzi di stare insieme e di condividere momenti in compagnia. Sappiamo che la pandemia non possa essere ignorata, ma al contempo vogliamo anche vivere la nostra età. Perciò vorremmo ripristinare, sempre nel rispetto delle norme anticontagio, il campionato studentesco sportivo, che vedrà protagonisti tre sport: calcio, pallavolo e basket. Poi, visto che attualmente trascorriamo le nostre due ricreazioni in classe e lungo il corridoio, vorremmo ripristinare la ricreazione in cortile per cambiare un po’ d’aria, scambiare due chiacchiere, insomma vivere momenti di vero scambio umano, di vera socialità. Infine c’è un progetto, nato da una bellissima idea di una delle mie colleghe rappresentanti, che consiste in un corso facoltativo sulla lingua dei segni: ne dobbiamo ancora parlare con la nostra Dirigente, ma pensiamo che possa essere davvero utile ed interessante per tutti, anche perché favorisce l’inclusione. Anche se la situazione che stiamo passando non è una delle migliori, speriamo davvero di realizzare più progetti possibili e di essere anche un esempio di resilienza e coraggio per gli studenti che verranno dopo di noi.”

Eleonora Eusebi, che frequenta il quarto anno dell’indirizzo Turistico, conclude: “Questa per me è la prima esperienza come rappresentante d’istituto: è stata una grande sorpresa per me essere stata eletta e spero di essere degna di svolgere questo ruolo, dando un contributo sostanziale alla mia scuola. Il fatto di essere nuova, mi fa vedere le cose con maggiore entusiasmo e positività! Nonostante la pandemia abbia ridotto il numero dei progetti che possiamo portare avanti, il nostro istituto ha una particolare apertura alla progettualità extracurricolare, quindi sono ancora molte le iniziative svolte, come, ad esempio, l’Erasmus, gli stage linguistici, i viaggi d’istruzione, i laboratori tecnico-scientifici. Per noi studenti vivere questi eventi è molto importante, perché, come diceva Albert Einstein, l’unica vera fonte di conoscenza è l’esperienza e vivere questi progetti significa proprio fare esperienza. Certamente devo riconoscere che in questo momento è limitata la possibilità di fare determinate ed uniche esperienze e questo non consente un pieno sviluppo della nostra formazione, ma stiamo comunque facendo del nostro meglio e mi auguro che nei prossimi anni si possa tornare a vivere pienamente ogni forma di iniziativa, sia formativa che di svago.”

Carletta Di Blasio: