DIOCESI – Si è svolta nella giornata di mercoledì 2 febbraio l’Eucarestia presso la Cattedrale Santa Maria della Marina a San Benedetto del Tronto per ringraziare il Signore del dono della vita consacrata. L’Eucarestia è stata presieduta da S.E. Mons. Carlo Bresciani Vescovo della diocesi di San Benedetto del Tronto, Ripatransone e Montalto.

“Il mondo ha bisogno della vostra testimonianza, fedele e gioiosa: lo richiedono tante situazioni di smarrimento che pure sono attraversate anche da una domanda su Dio, per quanto possa sembrare tacitata o rimossa”. A scriverlo sono i vescovi italiani alle persone, uomini e donne, “consacrate” a Dio: le religiose e i religiosi per i quali, nel giorno dedicato alla “Presentazione del Signore”, il 2 febbraio, la Chiesa celebra una specifica Giornata mondiale: quella, appunto, dedicata alla “vita consacrata”. I consacrati, uomini e donne sono persone totalmente consegnate a Dio che, in base a una “chiamata” vocazionale certo forte, attraverso i voti di povertà, castità e obbedienza quotidianamente vogliono essere nel mondo e nella Chiesa profezia delicata e concreta dell’Amore con cui Dio sempre vuole accompagnare l’umanità.

L’Eucarestia ha preso inizio con l’accensione delle candele, come ogni anno, infatti, il 2 febbraio si celebra il giorno della Candelora vale a dire la festa che ricorda la presentazione di Gesù presso il Tempio di Gerusalemme. È proprio lì che ci si rende conto che Gesù è l’illuminazione della rivelazione, ossia la luce che illumina le persone, perciò in questo giorno si assiste alla benedizione delle candele, un simbolo di Gesù Cristo e della sua emanata luce. La ragione del nome Candelora può essere spiegata dalle parole pronunciate da Simeone mentre teneva in braccio Gesù Bambino: «Ora lascia, o Signore, che il tuo servo vada in pace secondo la tua parola; perché i miei occhi han visto la tua salvezza, preparata da te davanti a tutti i popoli, luce per illuminare le genti e gloria del tuo popolo Israele» (Luca 2,29).

 

Il verso di riferisce a quando Maria e Giuseppe, in ottemperanza a quanto prescritto dalla legge giudaica, portarono il piccolo Gesù presso il tempio di Gerusalemme quaranta giorni dopo la sua nascita. Fu in quel momento che San Simeone il Vecchio riconobbe il bambino come il messia e affermò che sarebbe stato “luce per illuminare le genti”. Da qui la liturgia della Chiesa cattolica, che prevede la benedizione delle candele, simbolo appunto di colui che illumina gli esseri umani.

E proprio durante la celebrazione è stato letto un passaggio del Vangelo secondo Luca che narra di quando Gesù fu presentato al Tempio, e i suoi genitori Giuseppe e Maria incontrarono  Simeone e Anna. «Giuseppe e Maria si presentarono al Tempio così come sono. Questo significa che davanti a Dio non contiamo in base ad una ricchezza materiale, ma siamo chiamati a donare per quello che siamo» sono le parole del Vescovo Bresciani nel corso dell’omelia che ha ricordato come: «Nel Tempio ci sono due persone anziane Simeone e Anna, capaci di riconoscere il Signore. Sanno cogliere quella luce e soprattutto hanno la pazienza e la perseveranza. Tutto noi abbiamo bisogno di perseveranza, perché bisogna saper aspettare. Ma non si tratta di un’attesa sconsolata e inerme, ma di un’attesa nella fede. Con la loro perseveranza hanno testimoniato la presenza del Signore»

«Dobbiamo vivere la luce della fede. Simeone e Anna sono due anziani che testimoniano la loro capacità di lasciare spazio e non imporsi. Un esempio di come dobbiamo imparare a camminare insieme, al servizio degli altri. Ringraziamo dunque il Signore per la vita consacrata. A nome della Chiesa ringrazio per questo i religiosi, le religiose e laici perché ci sono  e per quanto testimoni. Impariamo a sapere cogliere i buoni esempi, non quelli dissacranti che non portano da nessuna parte. In questo modo si costruisce la Chiesa».

«Aiutamici insieme ad amare il Signore, su questa strada c’è la luce che Gesù ha portato nel Tempio» ha concluso il Vescovo Carlo Bresciani.

Entra a far parte della Community de L'Ancora (clicca qui) attraverso la quale potrai ricevere le notizie più importanti ed essere aggiornati, in tempo reale, sui prossimi appuntamenti che ti aspettano in Diocesi.

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *