SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Si sta diffondendo, da un paio d’anni a questa parte, nelle scuole superiori della nostra provincia l’abitudine di mettere a disposizione delle studentesse alcune tampon boxes. Ma cosa sono? Ce lo spiegano direttamente due giovani rappresentanti di istituto del Liceo Scientifico Benedetto Rosetti e dell’Istituto di Istruzione Superiore Augusto Capriotti.
Elvion Rika, uno dei rappresentanti di istituto dell’IIS Augusto Capriotti, dichiara: “Tampon box letteralmente significa scatola per assorbenti igienici. È stata fonte di grande soddisfazione per noi rappresentanti essere riusciti a fornire ogni bagno della scuola di un contenitore autogestito per lo scambio/raccolta di assorbenti igienici per le studentesse. Questa iniziativa è particolarmente importante perché – come tutte le ragazze sanno – possono capitare degli imprevisti e la scuola non ha ovviamente i fondi per sopperire a questi accadimenti. Per tale ragione l’autogestione è stata veramente la soluzione ottimale: le ragazze possono prendere gli assorbenti all’interno della scatola all’occorrenza e volontariamente ne lasciamo alcuni sporadicamente, affinché la scatola sia sempre fornita. La collaborazione ricevuta ha stupito anche noi!”
Marianna Albanese, una delle rappresentanti di istituto del Liceo Scientifico Benedetto Rosetti, afferma: “Quest’anno il nostro Liceo ha introdotto nella scuola le tampon boxes, che contengono gli assorbenti igienici per le ragazze, con il motto “Il ciclo non è una scelta, la solidarietà sì”. Sono state realizzate in totale otto scatole da disporre nei servizi della scuola, compresa la palestra. Questo progetto, curato da me, si basa sulla fiducia e sulla maturità di tutte le ragazze, poiché, ogni volta che si prende un assorbente dalla scatola, bisogna riportarlo per far sì che siano sempre disponibili assorbenti igienici per chi ne avesse necessità. Con questa iniziativa si punta anche ad un miglioramento delle relazioni tra noi ragazze, aiutandoci e sostenendoci in ogni momento, specie su questo argomento delicato che accomuna tutte quante. Crediamo nella continuità di questo progetto e nella complicità di tutte noi ragazze.”
Gli studenti intervistati specificano inoltre che “l’iniziativa ha un risvolto importante soprattutto in termini di solidarietà umana ed economica. A quante ragazze sarà capitato di trovarsi in un momento di emergenza e di non avere la possibilità di reperire un assorbente dalle compagne? E in quanti casi ci sarà stata anche la vergogna di chiedere un assorbente alla collaboratrice scolastica o magari al collaboratore in presenza di altre persone (studenti o docenti)? Sapere di avere una soluzione a portata di mano in caso di emergenza non è cosa da poco, soprattutto da adolescenti, quando si vive anche il minimo disagio con estremo imbarazzo. L’idea della tampon box, inoltre, aiuta anche chi magari non ha una grande possibilità economica: è per questo motivo che a noi studenti non interessa il motivo per cui una nostra collega vada a rifornirsi nella tampon box. Che si tratti di un’emergenza o di una necessità economica poco importa: quello che conta è condividere un problema e fornire una soluzione. Tra l’altro questo argomento, fino a qualche anno fa, era intoccabile tra i ragazzi. Oggi, invece, gli studenti, in questa iniziativa, sono al fianco delle studentesse e collaborano con loro, facendole sentire totalmente accolte, anche in un aspetto della loro femminilità che prima era vissuto come un tabù.”
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