Quello di sabato e domenica scorsi 12 e 13 di Febbraio, è stato un fine settimana di rievocazione, storia, ricordi e tantissima emozione e commozione!

L’Accademia italiana della Cucina, delegazione di Fermo, ha infatti presentato ai suoi associati, ma non solo, il particolare e stupendo libro “Da Naso’: le ricette di Giuseppe Spagnoli cuoco e ristoratore fermano”, curato Giuseppe Mariucci (collaboratore dell’Ancora), Giocondo Rongoni e Fabio Torresi!

L’evento si è svolto presso quello che è stato l’ultimo ristorante che vedeva impegnato Giuseppe Spagnoli: quello che oggi si chiama “La Fermanella”!

Condotto da Fabio Torresi, delegato della provincia di Fermo per l’Accademia, il Convegno ha soprattutto mirato a ricordare quel grande Chef Fermano che fu “Naso’”.

Grazie alle memorie proposte dall’intervento di colui che con lui lavorò quale giovanissimo direttore e amministratore (Giuseppe Mariucci) in quello che all’epoca (fine anni ’60 – inizi anni ’70) era il luogo che lo vedeva all’opera, la figura del grande “artista” della cucina, che lui era, ha avuto oggi grande risalto!

A conferma del valore dell’evento e, per sottolinearne l’importanza, c’è da dire che era presente in sala il Sindaco del Comune di Fermo, Paolo Calcinaro, che ha dato il suo caloroso saluto a tutti i convenuti. Si sono succeduti poi, con interessanti argomenti, tutti dedicati alla cucina marchigiana e in particolare a quella fermana, alcuni dei più qualificati esperti del settore quali:

Sandro Mariani (coordinatore regionale AIC), Saturnino Di Ruscio (presidente dell’Accademia dello Stoccafisso Fermano), Giocondo Rongoni (scrittore e storico), Antonio Attorre (Collaboratore di Slow Food, docente presso l’Università Politecnica delle Marche, giornalista, scrittore) e Paolo Foglini (Diabetologo, specialista in Scienza dell’Alimentazione e Dietetica).

Erano presenti in sala, emozionatissimi, anche Bruno Screpanti e Remo Catalini che furono, oltre 50 anni fa, i giovanissimi e bravissimi collaboratori di sala dello storico e mitico ristorante!

La rievocazione storica è toccata soprattutto a Giuseppe Mariucci che, per qualche anno e sebbene allora giovanissimo (poco più che ventenne), aveva un carico di responsabilità non indifferente: la direzione dell’Hotel, l’organizzazione e le contrattazioni dei numerosissimi “Pranzi di Nozze” che qui si svolgevano  attratti tutti com’erano dalla fama e dalla eccezionale qualità e bontà della cucina di Giuseppe Spagnoli!

Significativo è, a questo proposito, il commento di Andrea Livi (editore del libro): “Spagnoli è stato un personaggio che ha lasciato un traccia significativa del suo operato in campo gastronomico. Ecco perché questa commemorazione è stata ampiamente meritata”!

E, tuttavia, l’argomento centrale della giornata, oltre alla presentazione del libro, è stato quello dello “Stoccafisso alla Naso’”! Era questo il piatto più particolare e prezioso che veniva proposto settimanalmente nella mitica “Sala Verde” dell’Hotel! Era la ricetta principe (senza dimenticare e sottovalutare assolutamente quella del “lesso misto” altro piatto ricercatissimo per la particolare cura e bravura al quale lo chef si dedicava!) per la quale convergevano nel ristorante, per la sua degustazione, i più importanti e noti personaggi dell’epoca!

Ed è stato proprio questo il piatto che, alla conclusione del Convegno, è stato proposto ai convenuti!

Non è mancata, per la preparazione meticolosa, e per evitare possibilmente errori, l’assistenza di chi, come Giuseppe Mariucci, aveva assistito per anni, intrufolandosi curioso nella cucina dove imperava Nasò (“Diretto’, com’è che ti ficchi spesso in cucina? Non vorrai rubarmi il mestiere!” Lo apostrofava inizialmente lo Chef!). Egli ha voluto assolutamente prestare il richiesto sostegno e supporto nella giornata di sabato, per affrontare il complesso impegno che si era assunto il bravissimo Andrea, cuoco e titolare del ristorante La Fermanella!

 

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