SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Il mare in prosa, in poesia, persino nel vino: è una primavera all’insegna della cultura, quella che il Circolo dei Sambenedettesi si pregia di inaugurare, avviando una nuova, scoppiettante serie di appuntamenti densi di letteratura, cultura marinara e speziati dalla storia di una San Benedetto antica e sotterranea, una città agricola dedita alla produzione enologica.

La cornice è quella divenuta oramai tradizionale dei “Venerdì del Circolo”, che dopo la serie invernale riparte con cinque incontri programmati fra febbraio e aprile. La rassegna di corsi si apre il 25 febbraio alle 17.30 presso il Museo del Mare, con il professor Giuseppe Merlini che parlerà di “Barche e uomini nella pesca sambenedettese prima del motore”: nel pomeriggio saranno dunque sviscerate le dinamiche dell’attività rivierasca per antonomasia, e nello specifico di certe imbarcazioni assurte a ruolo di simbolo, come “lu papagnutt’” e il barchetto. Venerdì 11 marzo alle 17.30 e nuovamente al Museo del Mare, sarà la volta della professoressa Benedetta Trevisani: il presidente emerito del Circolo approfondirà il tema de “L’Adriatico e i romanzi del mare”, con riferimenti ad un corpus sterminato del quale fa parte la stessa Trevisani, con opere come “La rete e il tempo” e “Giuseppe ai tempi del mare”. Il terzo appuntamento si terrà il 25 marzo alle 17.30: ospite della Pinacoteca del Mare (Casa Piacentini) sarà lo storico Giancarlo Brandimarti, che invece racconterà “L’altra Bice: viaggio poetico nel mondo della Piacentini”, illustrando sfaccettature meno conosciute dell’autrice, «troppo spesso etichettata come poetessa del dialetto e di bozzetti». Il presidente Gino Troli sarà invece protagonista della quarta serata, che andrà in scena l’8 aprile alle 17.30 al Museo del Mare: l’occasione sarà propizia per conoscere “Il mare nei musei dell’Adriatico tra storia e futuro”, con particolare riferimento al complesso sambenedettese, ma anche ad altre realtà, come quelle di Pesaro, Porto San Giorgio, Cesenatico, fino alle sezioni di Venezia e Trieste. Dulcis in fundo, il 22 aprile alle 17.30, presso la Sala Convegni dell’Hotel Calabresi, l’archeologo Fabrizio Pesando esporrà “I Vinalia del 23 aprile nel Piceno: le radici antiche del nostro vino tra archeologia e enologia”. I Vinalia, antica festa urbana assimilabile alla vendemmia, saranno il punto di partenza di una storia che affonda le radici, letteralmente, nel sottosuolo sambenedettese. Nello specifico, al Paese Alto, dove i ritrovamenti della villa marittima rappresentano, per lo studioso, solo la punta dell’iceberg di una ricerca sull’antichità sambenedettese. A tal proposito, il presidente Troli e l’assessore comunale alla cultura Lina Lazzari convengono sulla necessità di reperire fondi per realizzarvi, in futuro, nuovi scavi. «La nostra realtà si basa sulla promozione della cultura cittadina – afferma Troli – c’è un futuro culturale da costruire attorno ai nostri presidi. Invitiamo i sambenedettesi, e soprattutto i giovani, ad iscriversi al Circolo, per procedere insieme verso questo futuro». I corsi sono gratuiti e aperti a tutti. Al termine dell’ultima lezione, a chi avrà partecipato almeno ai 2/3 degli incontri, verrà consegnato un diploma di frequenza.

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